Napoli: riqualificati 5 siti archeologici

Liberati dalla vegetazione infestante

napoli riqualificati 5 siti archeologici
Napoli.  

La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli ha proceduto alla riqualificazione di importanti aree archeologiche nel centro antico del capoluogo campano. Sono state liberate dalla vegetazione infestante il sito di piazza Cavour, le rovine antiche di Carminiello ai Mannesi, l'area archeologica di Pausillypon, le mura greche di piazza Bellini, i resti di via Santa Maria Agnone. "Le operazioni, fondamentali ai fini della tutela e della conservazione dei resti antichi, sono anche propedeutiche all'apertura al pubblico e ad assicurare una migliore fruizione di fondamentali testimonianze della storia della città” si legge in una nota della Soprintendenza. 

In particolare, nell'area archeologica di Carminiello ai Mannesi, nel cuore del rione di Forcella, sono conservati importanti resti di epoca romana di un complesso edilizio di età imperiale con annesso impianto termale e santuario dedicato al culto di Mitra. Le mura greche di piazza Bellini e piazza Cavour, imponenti resti delle fortificazioni della città greca di Neapolis, sono nel primo caso visibili all'interno di un'ampia area sottoposta al piano di calpestio della piazza, nel secondo in una zona ubicata alle spalle dell'istituto scolastico Casanova. Qui, in particolare, le mura erano quelle ai piedi dell'acropoli della città, realizzate con grossi blocchi di tufo giallo contrassegnati da marchi di cava, e si conservano per un'altezza di circa 9 metri uno dei tratti meglio conservati della fortificazione. In via Santa Maria Agnone, invece, ci sono i resti di età medievale e rinascimentale all'interno del laboratorio di archeologia della Soprintendenza. Il parco archeologico del Pausilypon è un'area demaniale ampia più di tre ettari, metà dei quali aperti al pubblico.