Durante il lockdown l'Istituto dei tumori di Napoli 'Pascale' è stato tra i centri italiani che hanno effettuato ''il maggior numero'' di interventi di chirurgia robotica. In circa due mesi, sono stati 52 gli interventi eseguiti con tale tecnica garantendo ai napoletani e ai campani la massima operatività. '
'Il Pascale - spiega all'ANSA il direttore generale, Attilio Bianchi - non si è mai fermato e ha offerto le proprie prestazioni a tutti i pazienti che ne avevano necessità e forse, grazie al lockdown, abbiamo dimostrato ancora una volta che non è necessario andare a curarsi fuori regione''.
Nei mesi del picco dell'epidemia, il Pascale ha funzionato ''a regime'' mettendo in campo una serie di articolazioni interne e di organizzazioni per garantire la sicurezza dei pazienti e dei dipendenti ''affinché non diventassero loro stessi untori. Misure operative sono state prese e messe in pratica subito dopo la scoperta dei primissimi casi in Lombardia - aggiunge il dg - ancor prima che tutto il Paese fosse messo in lockdown perché in qualità di istituto oncologico i nostri pazienti sono per definizione 'più deboli' degli altri e in virtù di ciò dovevamo prendere prima e in maniera più forte misure a tutela della salute e anche per vincere la scommessa di restare aperti, di continuare a fornire la medesima assistenza perché il cancro non va in lockdown''.