Saviano: contagi non riconducibili ai fatti del 18 aprile

Il Vice Sindaco Addeo: "Chi gioca sull’equivoco è irresponsabile"

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Contagi da Covid-19 non riconducibili ai fatti del 18 aprile. Il Vice Sindaco Addeo: “chi gioca sull’equivoco è irresponsabile”

Saviano.  

"Siamo ancora costretti a leggere inappropriate dichiarazioni di esponenti politici, che in forma subliminale, giocando sull’equivoco, invitano a collegare i recenti casi di contagio registrati in questo Comune alla vicenda dolorosa del corteo funebre del 18 aprile."

Il vice-sindaco Carmine Addeo, difende la Comunità Savianese da quelli che definisce ingiusti attacchi diretti o indiretti, che non hanno alcun fondamento nella realtà.

"I recenti casi di contagio riguardano famiglie savianesi, che sfortunatamente sono state esposte al virus per contatti avuti in luoghi e in tempi ben noti, e non certamente in occasione della richiamata vicenda del 18 aprile, a cui nessuno dei contagiati ha personalmente partecipato.

Riconosco, come si afferma in qualche esternazione, che l’irresponsabilità è il maggior alleato del virus, ma l’amministrazione di Saviano si è attivata e si sta attivando proprio in questo senso, ad esempio con l’esecuzione di 210 tamponi già fatti alle persone più esposte, tutti risultati negativi, e con altre iniziative in essere.

Prego, pertanto, chi finora ha degnato questo Comune della sua solerte attenzione, con una vigilanza ossessiva e molto parziale, di trovare altre forme di promozione elettorale, fatte di verità, concretezza e lealtà. Soprattutto in questo modo si combatte l’irresponsabilità."