Polemiche e proteste stamattina al porco di Napoli dove la prima corsa della nave veloce della Caremar delle 5.35 in partenza per Capri, è stata cancellata a causa della mancanza dei termoscanner che servirebbero a misurare la temperatura dei passeggeri e contenere il contagio.
I sindaci dell’isola hanno protestato e hanno preteso il reperimento dei necessari strumenti per assicurare la salute dei passeggeri diretti a Capri. Solo dopo che i termoscanner sono stati reperiti e messi in funzione la situazione si è calmata e la partenza è stata permessa con 2 ore di ritardo.
In precedenza il comandante del traghetto aveva bloccato la partenza per l'impossibilità di procedere con i controlli sanitari a cui i passeggeri devono obbligatoriamente essere sottoposti prima di salire a bordo nel rispetto delle norme per l'emergenza coronavirus. Immediate le proteste da parte di pendolari e autotrasportatori impossibilitati a imbarcare alimentari e attrezzature.
La notizia è immediatamente rimbalzata a Capri ed Anacapri dove i sindaci dei due comuni, Marino Lembo ed Alessandro Scoppa, si sono attivati per capire i motivi che avevano portato alla mancata partenza del traghetto che, dopo due giorni di stop, doveva far arrivare i rifornimenti ai negozi ancora aperti sull'isola.
I due primi cittadini hanno fatto partire una nota di protesta indirizzata a Prefettura di Napoli, Regione Campania, Protezione Civile ed Asl Napoli 1 Centro.
Nella lettera congiunta, Lembo e Scoppa sottolineano come questo ritardo "metta in evidenza la fragilità del sistema dei trasporti che in questo momento non si può permettere alcuna disfunzione e che invece questa mattina sta mettendo in crisi la cittadinanza dell'isola, costretta a fare lunghe file per gli approvvigionamento di beni alimentari e a causa dei ritardi che si sono verificati da Napoli e da Sorrento per un incomprensibile motivo".
Il traghetto Caremar della mattina imbarca in particolare autocarri, tir, camion e automezzi frigo che trasportano beni di prima necessità come latte, carne e verdure. La corsa delle 5.35, in particolare, collega Napoli con l'isola azzurra e da lì riparte per Sorrento per imbarcare altri pendolari autorizzati e ulteriori automezzi che trasportano merci destinate ai due comuni isolani. La situazione a Calata di Massa si è sbloccata dopo un'ora quando sono stati reperiti i termoscanner che erano rimasti in un ufficio del molo Beverello durante il week end. E' stato così possibile avviare i controlli delle temperature corporee e la nave veloce è potuta salpare per Capri alle 7.15, con un ritardo che comporterà sicuramente lo stravolgimento del piano orario per le successive corse da Capri per Sorrento, e da Sorrento per Capri, e anche nell'approvvigionamento di merci e beni alimentari nei pochi negozi adibiti alla vendita e ancora aperti sull'isola.