Un importantissimo traguardo per l’azienda ospedaliera di rilievo nazionale Cardarelli di Napoli, che mette a segno un obiettivo prestigioso nel trattamento dei tumori della prostata, del testicolo, del rene e della vescica: il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (Pdta) per queste neoplasie ha ottenuto la certificazione Uni En Iso 9001:2015 dall’ente internazionale Bureau Veritas, nell’ambito di un progetto che è stato reso possibile grazie al sostegno incondizionato di Astellas e al supporto organizzativo di Opt, il provider deputato a preparare i centri alla certificazione.
Con questo programma di certificazione, l’ospedale Cardarelli di Napoli, riferimento regionale per l’oncologia, l’urologia e il pronto soccorso, si propone sempre più come punto di attrazione per la gestione e il più efficace trattamento del paziente oncologico e, nel caso specifico, del paziente affetto da neoplasie della sfera uro-genitale maschile, che rappresentano patologie molto frequenti tra i giovani e gli over 65.
«Un nuovo e importante passo avanti nella ricerca dell’eccellenza– dichiaraGiuseppe Longo, Direttore Generale Ospedale Cardarelli di Napoli – Un percorso che il Cardarelli sta affrontando con impegno e decisione sia nell’area dell’emergenza, sia in quella dell’elezione. Il Cardarelli, infatti, si pone come punto di riferimento non solo per i cittadini della Campania, ma anche per quelli che da altre regioni scelgono noi nella consapevolezza di poter trovare grandi professionalità, tecnologie e tecniche all’avanguardia e PDTA certificati. Una realtà che permette alla nostra regione di fare un ulteriore salto in avanti nell’attuale percorso di miglioramento dei livelli assistenziali».
Obiettivo del Pdta è assicurare al paziente una presa in carico rapida, efficace ed efficiente, tale da garantirgli un’offerta ampia e innovativa di opportunità diagnostiche, terapeutiche e assistenziali secondo le più recenti Linee guida internazionali.
Il lavoro che ha portato alla certificazione del Pdta uro-genitale dell’ospedale Cardarelli è iniziato molti anni fa nel 2014 con il carcinoma del rene; nel tempo la riorganizzazione dei percorsi si è estesa a tutto il settore delle patologie uro-genitali oncologiche maschili che rappresentano un’area ad alta densità numerica.
«Tutto questo enorme lavoro si colloca all’interno della strategia regionale, varata con il decreto 98 del 2016, che puntava alla costituzione della rete oncologica campana – dichiara Giacomo Cartenì, già direttore dell’unità operativa complessa di oncologia medica, Aorn Cardarelli di Napoli – la rete prevede l’utilizzo dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali per una buona parte delle patologie oncologiche previste negli ospedali di riferimento regionale per l’oncologia. Dopo aver calato