Traffico impazzito in tutta Napoli è task force a oltranza per provare a trovare il bandolo della matassa. I lavori di messa in sicurezza sul viadotto Capodichino della Tangenziale hanno paralizzato la città. Migliaia di automobilisti intrappolati per ore nei principali assi viari. Si lavora ad un nuovo piano mobilità e tra le novità in arrivo quella della sospensione della Ztl di piazza Dante.
Oggi summit in commissione Infrastrutture e Lavori pubblici presieduta da Nino Simeone. Se da un lato l’ad di Tangenziale Napoli Spa, Riccardo Rigacci, dichiara che il ponte di Capodichino è “assolutamente sicuro” e che riaprirà completamente al traffico dopo Natale, gli amministratori si dicono scettici.
Il manager Rigacci avrebbe però comunque confermato la volontà della società di mettere in cassa integrazione parte dei propri dipendenti a causa dei mancati introiti dovuti alla sospensione del pedaggio.
Intanto sarà chiuso lo svincolo di Corso Malta di notte, per chi arriva da Pozzuoli. Sullo sfondo resta il dramma dei soccorsi che diventano impossibili anche per ambulanze, vigili del fuoco e forze dell’ordine. “Siamo costretti a ritardi anche di trenta minuti nei soccorsi di codice rosso, minuti preziosi che possono fare la differenza tra la vita e la morte di un paziente. Il prefetto apra un tavolo operativo, coinvolga anche il sindaco e si trovino delle soluzioni”. La richiesta arriva da Guido Bourelly, proprietario dell’omonima azienda di health service.
“La richiesta di Bourelly – afferma il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli – ci trova assolutamente concordi. Serve un tavolo operativo in Prefettura che coinvolga tutti i livelli istituzionali, oltre alle aziende di trasporto e gli operatori di health service. Si è perso troppo tempo, anche a causa delle negligenze di Tangenziale di Napoli sul piano della comunicazione. C’è bisogno di un coordinamento che permetta di addivenire a soluzioni concrete"”.