Allarme gioco d'azzardo, la Regione corre ai ripari

Nel 2018 il gioco ha divorato in Campania quasi 4 miliardi di euro

Approvato in Commissione Sanità il testo unificato della legge sul gioco: più videosorveglianza, nuove fasce orarie. Multe fino a 5mila euro. Vietata la nuova apertura di attività ad una distanza da luoghi sensibili inferiore a 250 mt

Napoli.  

Siamo in una repubblica fondata sul gioco, che puntella i conti dello stato su lotterie e slot machine. L'agenzia delle Entrate ha incassato nei primi otto mesi del 2019 nel 16,8 miliardi dalle imposte sul gioco d'azzardo, i gratta e vinci valgono per le finanze pubblcihe più delle tasse sulla casa. Una forbice destinata ad allargarsi grazie alla manovra finanziaria del Governo Conte per il 2020 dove le "tasse del peccato", come le chiamano oltremanica, si confermano un inesauribile bancomat per il tesoro. 

In campania si è arrivati al punto che in alcuni comuni la gente spende per il gioco più di quanto gli enti spendono per il welfare. 

Nel 2018 il gioco ha divorato in Campania quasi 4 miliardi di euro, due volte la cifra che le amministrazioni comunali hanno speso per far funzionare i servizi. E' un dato che ha dell'incredibile quello che emerge da un'indagine condotta per la Fondazione Exodus 94 con sede a Castellammare di Stabia. 

A Napoli il valore delle giocate complessive tocca 1 miliardo e 240 milioni a fronte del miliardi e 78 milioni speso da De Magistris per far funzionare la città. 

Il fenomeno è chiaramente sfuggito di mano. I debiti aumentano e cresce l'usura. E con i debiti crescono i suicidi. Una spirale terrificante che nasce spesso da una sola giocata e finisce per diventare una patologia. Tutte le volte si comincia per curiosità, perché il gioco in fondo "è una cosa legale" e nessuno pensa che può arrivare a distruggere la vita propria e di chi ci sta accanto.

In questa puntata de La Linea (l'approfondimento di inchiesta di Ottochannel Canale 696) le toccanti  testimonianze di chi è rimasto vittima di ludopatia e dei loro familiari. L'inferno del gioco che ha portato queste persone a fare truffe, mentire, rivolgersi agli strozzini pur di recuperare il denaro per giocare mentre i figli non avevano di che mangiare. 

Qualcosa però in regione Campania si sta muovendo. E' stato approvato in Commissione Sanità il testo unificato della legge sul gioco: più videosorveglianza, nuove fasce orarie con limiti per gli esercizi come bar e locali in cui ci sono le slot. Potranno accendenderle solo 12 ore al giorno, 10 ore di notte e nella fascia di uscita dalle scuole. Per le sale gioco 8 ore complessive giornaliere e consecutive. Multe fino a 5mila euro per i trasgressori e corsi per contrastare la Dga (disturbi da gioco d'azzardo). Vietata la nuova apertura di attività site ad una distanza da luoghi sensibili inferiore ai 250 metri misurati dagli ingressi principali degli edifici. 

In più si prevede accesso riservato solo su identificazione della maggiore età e il coinvolgimento delle Asl per il recupero delle persone affette da dipendenza con relativo supporto psicologico per le famiglie. 

Oggi, martedì 22 ottobre, si sono tenute le doppie audizioni della Commissione consiliare Sanità e Sicurezza Sociale della regione Campania, in merito alla Proposta di legge. Hanno partecipato esercenti nel settore dei giochi pubblici, gestori dei pubblici esercizi e associazioni che operano per contrastare i rischi del gioco d’azzardo.

“E' importante ascoltare tali interventi - dichiara il consigliere regionale e medico Carlo Iannace -, per eventuali emendamenti al testo di legge in esame nelle prossime sedute della Commissione. Dall’incontro sono emerse interessanti osservazioni relative al contrasto dell’esercizio abusivo e alla prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo, un problema che coinvolge sempre più giocatori e di conseguenza sempre più famiglie”.

“Attraverso norme adeguate, con la collaborazione degli enti preposti e con l’armonizzazione dei regolamenti comunali, cercheremo di promuovere, in modo particolare, l’informazione e la sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo e di tenere sotto controllo il fenomeno attraverso il dialogo costante con le strutture operative delle AA. SS. LL., al fine di prevenire atteggiamenti patologici e promuovere comportamenti consapevoli”, conclude il consigliere.