Escort Advisor, Napoli capitale del sesso a pagamento

Due giorni di campagna on the road per distribuire profilattici e parlare del fenomeno alla gente

E' San Lorenzo il quartiere con la più alta concentrazione di escort. Il 40 % sono italiane, seguite da brasiliane e colombiane

Napoli.  

Posti di blocco per avvisare i cittadini. Ragazzi e ragazze in mimetica attirano l’attenzione su un “problema” che affligge il quartiere di San Lorenzo a Napoli: l’alta concentrazione di escort. Una campagna on the road in programma oggi e domani a Napoli e in contemporanea a Torino messa a punto da Escort Advisor, il primo sito di recensioni di escort in Italia (totalmente legale) da molti definito come il Trip Advisor del sesso. Dal centro storico al lungomare diverse zone della città saranno, animate da ragazze e ragazzi in divisa che distribuiranno preservativi ma anche materiale informativo nelle zone a maggiore concentrazione di sex workers.

Volendo disegnare una mappa con le zone e la presenza di escort, Napoli risulta così divisa: San Lorenzo 159 escort attive (15%), Mercato 135 (13%), Rione Sanità 133 (13%), San Carlo Arena 133 (13%), Zona Industriale 107 (10%), Vomero 86 (8%), Chiaia 84 (8%), Arenella 63 (6%), Posillipo 42 (4%), Fuorigrotta 41 (4%), Porto 41 (4%), Campi Flegrei 11 (1%), Bagnoli 10 (1%), Secondigliano 7 (1%), Scampia 4 (0,38%), Soccavo 3 (0,28%), San Giovanni (a Teduccio) 2 (0,19%). 

L’obiettivo di questa campagna è continuare a sdoganare un argomento da sempre considerato in Italia “scandaloso” ma anche sensibilizzare sul tema della sicurezza e trasparenza che le recensioni garantiscono a tutti, utenti e sex worker. Il focus di questa iniziativa ha lo scopo quindi di porre in luce l’ipocrisia che circonda il tema prostituzione.

E’ noto quali siano le zone con il più alto numero di escort, ma tutti si nascondono dietro al velo ipocrita dell’ignoranza - commenta Mike Morra, ceo di Escort Advisor - Le zone con la più alta concentrazione di escort sono quelle in pieno centro, non più le periferie e i bordi delle strade. Il fatturato della prostituzione ormai arriva dal lavoro della escort indipendente, che guadagna bene dai suoi clienti, che sono prevalentemente uomini facoltosi ben inseriti nella società. Stupisce che in quartieri come Scampia e Secondigliano (ben note alla cronaca e associate ad una diffusa criminalità di vario genere) non risultino escort attive su internet mentre il centralissimo quartiere di San Lorenzo conta una media di 159 escort in attività al mese, il 15% del totale in città. 

In queste due zone le percentuali sono molto basse (Scampia 0,38% e Secondigliano 1%), dato da non sottovalutare: la prostituzione online è associata infatti ad una attività ben diversa da quella della “di strada”. E’ svolta da ragazze indipendenti senza sfruttamento o costrizioni: le sex workers online infatti gestiscono i propri profili decidendo foto, descrizioni, dettando “le regole” degli incontri, stabilendo i prezzi e soprattutto investendo sulla loro stessa immagine. 

Escort Advisor con il proprio motore di ricerca ha stimato che in Italia abbiano lavorato nel 2018 su internet oltre 120.000 escort, sia nelle grandi città sia nei piccoli centri. Analizzando i dati negli anni si scopre come lo spostamento dell’attività delle escort su internet sia stato anche un modo per abbattere o comunque indebolire il racket e lo sfruttamento della prostituzione da parte della malavita. Questo perchè le escort possono grazie a internet ed a siti come Escort Advisor gestire da sole i loro contatti e il loro giro di clienti attraverso diverse piattaforme online. Cosa che non accade in presenza di “papponi”, coerentemente con quanto quindi rilevato proprio nelle zone più critiche di Napoli. 

Se si parla della distribuzione delle escort nella provincia di Napoli, si ha che, su un totale di 871 escort attive: Napoli ne ospita il 94% (822 escort), Giugliano in Campania l’1% (9), Sorrento lo 0,66% (6), Pompei lo 0,33% (3), Qualiano lo 0,33% (3), Pozzuoli lo 0,26% (2), Ischia lo 0,26% (2), Nola 0,26% (2), Caivano lo 0,26% (2), Casalnuovo di Napoli lo 0,20% (2), Casavatore lo 0,20% (2), Casoria lo 0,20% (2), Somma Vesuviana lo 0,20% (2), Villaricca lo 0,13% (1), Quarto lo 0,13% (1), Torre del Greco lo 0,13% (1), Castellammare di Stabia lo 0,13% (1), con le restanti percentuali sparse in altri comuni. 

Le nazionalità delle sex workers rispecchiano la divisione nazionale, anche se la media delle italiane è superiore non di poco rispetto all’andamento generale: italiane 40% (24% media nazionale), brasiliane 15% (18% media naz.), colombiane 8%, venezuelane 6%, spagnole 5%, russe 4%, argentine 4%, cubane 3%, ungheresi 2%, portoricane 1%, ucraine 1%, oltre ad altre etnie miste tra sud americane, asiatiche e dell’est. La maggioranza delle escort napoletane ha tra i 25-36 anni (58%), il 24% tra i 18 e i 24, il 15% tra i 37 e i 45, solo il 3% va oltre i 46 anni. 

Per quanto riguarda gli utenti invece ecco gli accessi per comune dall’inizio del 2019: Napoli 533.948, Giugliano in Campania 19.546, Sorrento 11.782, Pompei 1.792, Pozzuoli 3.312, Ischia 1.900, Nola 19.817, Caivano 7.221, Casalnuovo di Napoli 2.063, Casoria 4.343, Villaricca 489, Quarto 1.412, Torre del Greco 4.452, Castellammare di Stabia 27.744, Ercolano 2.552, Frattamaggiore 10.261, Pomigliano d'Arco 5.864, Marigliano 3.095, Afragola 16.885, Arzano 1.412, Scafati 5.809.

Tra i servizi più richiesti sicuramente il rapporto sessuale (75%). Una percentuale è legata anche ai disabili (19%), che trovano spesso solamente nel sesso a pagamento l’unico modo per esercitare il proprio diritto alla sessualità.

Gli utenti, andando vedere nel dettaglio l’età, sono per la maggior parte uomini che vanno dai 25 ai 44 anni: dai 18 ai 24 anni 6%, dai 25 ai 34 26%, dai 35 ai 44 24%, dai 45 ai 54 il 20%, dai 55 ai 64 18%, over 65 6%.