“Tre detenuti in regime di alta sicurezza rinchiusi nel carcere di Poggioreale sono stati sorpresi dalle guardie penitenziarie con i microcellulari nascosti negli slip. Il che sta a significare che i brutti ceffi erano tranquillamente in contatto con l’esterno e dunque potevano impartire ordini agli affiliati e curare i propri loschi affari.
E’ una vicenda allarmante, che apre uno squarcio inquietante sulla condizione delle carceri in Italia, le enormi difficoltà in cui operano gli agenti e la caparbietà dei delinquenti a non voler cambiare vita, decisi a non redimersi e recuperare una vita onesta. Impavidi delinquono anche tra le mura carcerarie. Si adotti il carcere duro e li si costringa ai lavori forzati”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale ei Verdi.
“ La detenzione deve poter avere valore rieducativo, ha aggiunto Borrelli, crediamo nella possibilità di recupero e reinserimento dopo aver scontato la pena e in tanti ci sono riusciti ad affacciarsi a una vita diversa seppure tra tante difficoltà. Ma con chi non intende smettere di delinquere occorre il pugno duro, bisogna piegarlo al rispetto delle regole e degli altri”.