In migliaia per l'ultimo saluto al poliziotto eroe

"Pierluigi è caduto per affermare i valori della giustizia" ha detto il Vescovo Spinillo

Palloncini bianchi e le note di "Pianeti" accompagnano la bara avvolta nel tricolore. Il Questore Giuliano: "Grazie di essere stato dei nostri".

Giugliano in Campania.  

Un lungo e commosso applauso con il volo di palloncini bianchi e le note della canzone “Pianeti” ha accolto l'ingresso della bara di Pierluigi Rotta, 39enne agente della Polizia di Stato ucciso nella Questura di Trieste con il collega Matteo Demenego. Avvolto nel tricolore e accompagnato dalle lacrime della famiglia il feretro è entrato alle 10 in punto nella chiesa di Lago Patria ,dove Rotta, originario di Pozzuoli, risiedeva.

A celebrare i funerali monsignor Angelo Spinillo, vescovo della Diocesi di Aversa. In chiesa nelle prime file il vicecapo della Polizia Antonio De Iesu, il questore di Napoli Alessandro Giuliano, e il prefetto Carmela Pagano. Presenti anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca, il sindaco di Pozzuoli, il vicesindaco di Giugliano, città dove oggi è stato indetto lutto cittadino.

“Grazie di essere stato dei nostri, con il tuo sorriso rappresenti il meglio della Polizia di Stato". ha detto il questore Giuliano. "Siamo onorati di indossare la tua stessa divisa - ha aggiunto - cercheremo ogni giorno di esserne all'altezza. Il tuo sorriso non ci lascerà più". Giuliano si è poi rivolto ai familiari dell'agente: "Siate orgogliosi di voi stessi, se Pierluigi era il ragazzo che era molto del merito è vostro, per come è cresciuto e per i valori che gli avete trasmesso". Al termine dell'intervento il padre di Pierluigi Rotta anch'egli ex poliziotto, ha abbracciato il questore Giuliano ringraziandolo.

Un dolore immenso per questa famiglia e per quanti avevano consciuto e amato il giovane poliziotto. “Sappiamo che Pierluigi ha impegnato propria vita, è caduto mentre affermava in nome della società civile i valori di vita umana che anche noi crediamo e vogliamo, e per i quali vogliamo impegnarci ogni giorno". Queste le parole dal vescovo Spinillo che ha esortato tutti i presenti a “lottare er la stessa e unica speranza di giustizia e di vita per l'umanità. Ora possiamo dire che ci sembra di conoscerci da sempre, di essere sempre più amici, uniti in fraternità, chiamati a percorrere la stessa strada, appartenenti allo stesso popolo".