di Caterina Agnes
A Parigi la metropolitana è inquinata. Lo dice un pool di esperti che ne ha esaminato l'aria, in particolar modo rilevando le percentuali di polveri sottili e metalli pesanti. Nelle zone dove migliaia e migliaia di persone aspettano i convogli, l'aria è fino a dieci volte più inquinata dell'esterno. Ed è Parigi. Metropoli dove l'attenzione all'ambiente ha trent'anni di cultura più avanzata che nel meridione d'Italia.
A Napoli, l'ultimo studio disponibile è di alcuni mesi fa. Ad aprile il Cnr si è spinto a effettuare delle analisi, ma all'esterno. E Napoli, manco a dirlo, è finita nell'elenco dei cattivi che non curano la qualità dell'aria: quarta in Italia per inquinamento.
All'esterno, dunque. Di dati o di analisi effettuate all'interno dei reticoli delle diverse metropolitane di Napoli non se ne ha notizia.
E neanche si sa, a breve o nel medio periodo, se qualcuno mai le effettuerà.
Stefano Sorvino, il direttore generale dell’agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpac) spiega: “ Non ci sono delle particolari attività di rilevazione nella parte sotterranea, non sono state effettuate delle analisi relative alla qualità dell’aria, più che altro ci sono dei sistemi di monitoraggio, ma all’esterno“.
Ma il direttore generale dell'Arpac non si è precluso la possibilità che in vicino futuro delle analisi approfondite potrebbero essere effettuate, favorite da nuove tecnologie mirando a migliorare le proprie prestazioni. Di qui la necessità, che diventa anche una denuncia, di sollecitare l’Arpac e tutte le sensibilità ambientaliste affinché intervengano effettuando prelievi e approfondite analisi.