Sono un macigno le parole di Ciro Auricchio, segretario regionale campano dell'Uspp (Unione sindacati di polizia penitenziaria), all'indomani dell'evasione del 32enne polacco Robert Lisowki dal carcere di Poggioreale.
“Negli ultimi tempi le carceri sono diventate passerelle per i politici - ha denunciato Auricchio - Il Governo del cambiamento non ha portato alcun cambiamento e sulle carceri sono state fatte tante promesse a vuoto, a cominciare dall'arrivo di nuovi agenti e operatori di sostegno. Bisogna avere - ha detto Auricchio intervenuto a Radio Crc - l'onestà intellettuale di ammettere che non c'è stata una politica di riforma e che la politica è stata assente per quanto riguarda le carceri. Ci vuole una presa di coscienza della politica sul tema: quando si formano i governi, nelle agende politiche le carceri finiscono sempre dietro, non c'è una presa di coscienza sul sistema penitenziario che è un tema di una drammaticità assurda".
Su Poggioreale Auricchio ha ricordato che "il sovraffollamento e la carenza di organico a Poggioreale sono fuori dai limiti. Non è possibile che ci siano 2400 detenuti ammassati in padiglioni di un carcere costruito nei primi del Novecento. In Campania poi siamo sotto organico di 600 unità e solo a Poggioreale ne mancano quasi 200 rispetto alla pianta organica stabilita".
Della stessa gravità sono le parole di Emilio Fattorello, responsabile campano del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), che ha definito "Un'evasione annunciata" quella del 32enne polacco. "Da tempo - ha spiegato Fattorello - abbiamo denunciato lo stato di invivibilità e difficoltà operativa che come corpo di polizia viviamo a Poggioreale. Abbiamo circa mille detenuti in più rispetto alla capienza, in una struttura vecchia, creata oltre un secolo fa per un concetto di detenzione retributiva. Oggi c'è da un lato una massa di detenuti, dall'altro una carenza organica che non ci consente di garantire livelli adeguati di sicurezza. Abbiamo fatto denunce su denunce, anche all'autorità giudiziaria, ma ogni volta che c'è un evento critico all'interno del carcere la polizia penitenziaria diventa il capro espiatorio".
Secondo Fattorello l'idea lanciata ieri da alcuni sindacati di abbattere il carcere di Poggioreale "è una provocazione. Poggioreale, anche se tra mille difficoltà, va avanti. Piuttosto bisogna adeguare la struttura che risale a oltre cento anni fa"