15 milioni per carcere Poggioreale, lavori mai realizzati

Il garante dei detenuti Ciambriello denuncia l’inadeguatezza della struttura carceraria

Napoli.  

Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania, dopo l’evasione del 32enne Robert Lisowski, fuggito dal carcere di Poggioreale ha denunciato, intervenendo a Radio Crc, lo stato in cui versa il carcere napoletano. “Tre anni fa il Ministero delle infrastrutture ha destinato alla Campania 15 milioni per ristrutturare 5 padiglioni obsoleti del carcere di Poggioreale - ha detto Cimbriello - I soldi sono stati dati al Provveditorato regionale delle opere pubbliche che, d'intesa con la Soprintendenza, doveva fare i lavori: in 3 anni sono state fatte solo due visite per verificare lo stato dell'arte dei padiglioni e i lavori non sono mai iniziati. È uno scandalo, una cosa indegna”. A Poggioreale “il sovraffollamento è diventato una pena accessoria - ha denunciato il garante - Si entra in carcere innocentemente o colpevolmente, e ci si trova in una cella con 10 o 12 persone, senza docce e bidet, a volte senza lavandini e con un materasso a terra perché non c'è spazio per un letto in più. La persona che sbaglia perde il diritto alla libertà ma non alla dignità, questo vale anche per i familiari che aspettano 4 o 5 ore per un'ora di colloquio". A Poggioreale, ha ricordato Ciambriello, "l'anno scorso ci sono stati 4 suicidi, nelle carceri della Campania si sono registrati 77 tentativi di suicidio. Se non c'è stata una strage - ha concluso - dobbiamo ringraziare gli agenti della polizia penitenziaria".