Il padre di una vittima del ponte Morandi: Lo Stato è assente

A Torre del Greco la cerimonia per ricordare i 4 ragazzi vittime del crollo a Genova

Torre del Greco.  

A un anno dal tragico crollo del ponte Morandi il grido di rabbia e dolore dei familiari delle vittime si alza forte da Torre del Greco, la città che ha perso 4 ragazzi il 4 agosto del 2018. 

I quattro amici sono stati ricordato con una una cerimonia pubblica svoltasi al Comune, con un minuto di raccoglimento nell'aula consiliare di palazzo Baronale. Durante la cerimonia sono state scoperte quattro tele raffiguranti i volti di Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Antonio Stanzione e Gerardo Esposito i quattro amici che erano in viaggio verso Barcellona per le vacanze estive e che sono invece morti nel crollo del ponte di Genova.

Le parole di Francesco Esposito, padre di uno dei quattro ragazzi, pesano come macigni sulla coscienza di uno Stato che nel crollo dell’anno scorso ha mostrato, anche plasticamente, la sua debolezza.

“Lo Stato con le vittime del ponte di Genova è stato assente ha detto il papà indignato - Per questo abbiamo deciso di rimanere nella nostra città, col nostro sindaco che fin dal primo momento si è mostrato vicino, raggiungendoci anche a Genova nei momenti più drammatici. Purtroppo in un anno non ci è arrivato nessun segnale dallo Stato, che sia anche solo un telegramma. Apprendiamo dai giornali e dai nostri avvocati che gli indagati per il crollo sono oltre 70, ma i colpevoli sono sicuramente ancora liberi. Noi vogliamo che questa gente finisca in galera". 

Roberto Battiloro, papà di Giovanni, tra i più critici nei momenti seguiti al crollo e anche nei giorni scorsi, ha detto: "Aspettiamo ancora un segnale dal Presidente della Repubblica, che oggi era a Genova. Nel suo discorso di fine anno ha parlato per un minuto degli sfollati, senza nemmeno un accenno alle vittime di questa tragedia". 

Le tele sono state realizzata gratuitamente dagli artisti Paolo Petrarca e Antonella Magliano (in arte PeM Art). ''Abbiamo promosso una colletta spontanea - spiega Toto Toralbo, tra i promotori dell'iniziativa - per acquistare il materiale e le tele. Le prestazioni professionali invece sono state offerte a titolo gratuito''. 

Petrarca si è detto “emotivamente coinvolti dai promotori dell'iniziativa tanto che alla fine, pur non avendo mai conosciuto nessuno di loro, dalle foto e dai racconti di amici e parenti, è come se avessimo sempre frequentato questi ragazzi''. Le tele sono state trasferite all'esterno del casello della città e alle 19 verranno posizionate all'altezza della chiesa del Sacro Cuore in località Cappella Bianchini, dove è in programma una messa per commemorare gli amici periti nel cedimento del cavalcavia del Polcevera.(

Il Sindaco di Torre del Greco Giovanni Paoloba, ha voluto sottolineare che la cerimonia di oggi ha l’intento  “non solo per ricordare il dolore di un'immane tragedia che è e resterà scritta per sempre nel cuore di questa città e dell'Italia intera, oltre che nell'animo di ciascun cittadino torrese, ma soprattutto per celebrare la più bella immagine di comunità e di collettività civile che, da sempre, Torre del Greco ha saputo offrire di sé. Torre del Greco - ha continuato Giovanni Palomba - quest'oggi si ritrova e si riscopre comunità salda nei propri valori. Il mio più sentito cordoglio va ai genitori e alle famiglie di Giovanni, Matteo, Gerardo e Antonio, alle quali rivolgo l'instancabile invito ad avere coraggio e inesauribile speranza nella ricerca della verità. Ho fortemente voluto questo momento nella stanza simbolo della vita istituzionale e amministrativa di Torre del Greco, quale atto sentito e dovuto dell'intera amministrazione comunale, per testimoniare l'autenticità dei sentimenti di una realtà territoriale, difficile e complessa, ma che non smarrisce mai la propria identità. Una realtà che non si arrende ma che continua, con decoro e dignità, il proprio cammino''