Il killer che viene catturato a Siena, Noemi che apre gli occhietti. E' un bel 10 maggio quello appena cominciato, un bel 10 maggio ancora una volta, per Napoli, come non se ne vedevano da anni, una trentina circa. E vale anche di più quello appena iniziato, per come è arrivato: quella bimba che ha tenuto tutti col fiato sospeso, che ha fatto gridare allo sdegno una Napoli triturata da un'immagine ormai lercia, talmente lercia che la battuta del Lercio vero, il geniale giornale satirico online “Napoli: non ha Sky e per guardare l'ultima scena di Gomorra si affaccia alla finestra”, diventa reale.
E ha fatto più rumore di tante rumorose manifestazioni anticamorra quella folla silenziosa riunita in preghiera sotto al Santobono, aspettando ogni bollettino, sperando arrivasse la notizia che è arrivata oggi. Notizia da prendere con cautela, certamente: è una bambina di quattro anni che è stata colpita da un proiettile.
Quelle preghiere però non bastano: non bastano le visite, non bastano le richieste e le promesse di guardie, eserciti e task force. Quanto accaduto a Piazza Nazionale dimostra che sparare in pieno centro a Napoli, lasciando innocenti sui marciapiedi è possibile, dimostra che la camorra la sua partita la sta vincendo, ma quel che si è visto al Santobono e sui social dimostra che non è finita e che può perdere. Certo non a slogan e selfie.
Partendo da quella gente, da una bambina che riapre gli occhietti, dall'arresto e dunque dalla scomposizione di piccoli pezzi di quella montagna di merda che denunciava Peppino Impastato, simbolo del 9 maggio, arrivano i 10 maggio, quelli belli per Napoli, dopo tanti anni.