“Da anni circolano a Ischia autobus di seconda mano, acquistati a prezzi per nulla d’occasione sul mercato polacco, con una media, all’atto dell’acquisto, di 600mila chilometri già percorsi e del tutto fuori norma per dimensioni rispetto a quelle stabilite dal codice della strada.
Si tratta di mezzi fatiscenti, acquistati per completare un parco autobus la cui restante parte è composta da due modelli di bus. Entrambe le tipologie sono fuori norma per i limiti imposti in molti comuni dell’isola. Essi superano infatti di circa due tonnellate il limite di peso fissato a 18,5, mentre altri, della lunghezza di 9,20 metri, superano in alcuni comuni di ben 30 centimetri il limite di 8,90.
Peggio ancora a Barano, con un limite di peso che si abbassa a 13,2 tonnellate e dove si sono inventati una minuta che richiama il limite imposto in altri comuni. Resta, ovunque, il limite di lunghezza di 9,20, sforato da tutte le tipologie di bus presenti sull’isola. Le conseguenze si riverberano sugli autisti, costretti a compiere sistematicamente manovre compliate e spesso rischiose per l’incolumità dei passeggeri di cui sono responsabili, ma anche a commettere ripetutamente violazioni al codice della strada per lo sforamento dei limiti di lunghezza e peso”.
Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, firmatario di un’interrogazione sulla vicenda.
“A peggiorare la situazione – denuncia ancora Saiello -, mettendo a forte rischio la circolazione veicolare sull’isola, il fatto che molte carreggiate, già di per sé strette per il normale passaggio dei bus, sono state ulteriormente ridotte per la presenza di strisce blu per la sosta delle auto. Dunque, molte strade a doppio senso si tramutano, inevitabilmente, in strade a senso alternato quando, come spesso accade, due autobus incrociano la direzione di marcia. Violazioni e criticità che, come accertato attraverso consulenze medico specialistiche, incidono sulle condizioni psico-fisiche degli autisti, per il continuo stato di tensione provocato dalla guida di mezzi fuori norma. Inevitabili gli effetti anche in termini di ritardi e disservizi, a pagare i quali sono ovviamente cittadini, pendolari e turisti”.