di Simonetta Ieppariello
Ha deciso di prendere la prima comunione nel parco Verde di Caivano, perchè spiega: qui ci sono bimbi più sfortunati di me. Ha gli occhi grandi e belli Aurora, piccola guerriera della Terra dei Fuochi.
Il cielo e l’inferno, il bene e il male. Quasi uno accanto all’altro, due o trecento metri. In chiesa Aurora, malata di cancro a soli dodici anni, che cammina a fatica ed è raggiante per ricevere la sua prima Comunione, che combatte da anni e non si piega. Non si spezza Aurora, bimba coraggiosa che combatte per la vita. Un paio di palazzine più in là lo spaccio, il degrado assoluto, le storie delle infanzie offese e spezzate.
Aurora che comprerà «tanti regali ai bambini malati, non voglio che stiano in ospedale, io vorrei stessero a casa, con la loro famiglia». Che è figlia adottiva di Marilena e Gianmarco e «siamo innamorati», spiegano abbracciandosi tutti e tre, anzi quattro con il fratello diciassettenne.
Aurora che alla preghiera dei fedeli dice, con un filo sorridente di voce, «i bambini malati sono miei figli» e dodici anni li ha compiuti qualche giorno fa. La piccola ha ricevuto il sacramento nella parrocchia San Paolo Apostolo, Parco Verde, Caivano, Napoli, con quel parroco guerriero come lei, don Maurizio Patriciello, in prima linea contro violenza, morte e inquinamento della terra offesa e martoriata. Tutto il Parco ha voluto partecipare al regalo per la piccola. Sono i soldi con i quali Aurora comprerà «i giocattoli ai bambini malati».
Fuori la parrocchia gremita all'inverosimile c' uno striscione con su scritto; «Oggi incontri la vera fonte della gioia. Auguri per la tua prima Comunione, Aurora». Aurora è la bambina simbolo della Terra dei fuochi e dei suoi bimbi di ieri e oggi e domani. Don Maurizio le ha regalato un bel crocifisso e Aurora se l'è stretto al petto. Una cerimonia commovente.
«Ho deciso di prendere la prima comunione nella chiesa del Parco Verde di Caivano perché qui ci sono bambini più sfortunati di me». Aurora è la bimba simbolo della Terra dei Fuochi, che ha spento dodici candeline il 6 novembre e che da cinque anni vive dentro un orizzonte fatto di ospedali, cure terribili, è di una malattia gravissima, il cancro, sempre pronto ad aggredirla. A chi le ha chiesto quel è stato il regalo più bello ha risposto: «Una scatola di biscotti vuota. Vuol dire che anche chi non aveva niente mi ha regalato quel niente che per me è un tesoro di affetto». Tutto il Parco Verde si è mosso ed ha partecipato ad una maxi colletta. Aurora ha ringraziato e ha promesso che con quei soldi acquisterà i giocattoli per i bambini malati. All’uscita dalla parrocchia tra coriandoli e palloncini, ragazzine vestite come i personaggi preferiti da Aurora, c’è stato il colpo di scena. Direttamente da Roma al Parco Verde di Caivano è arrivato Gigi D’Alessio, il cantante preferito di Aurora.