di Simonetta Ieppariello
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella premia Ciro Marmolo, 11 anni, il bambino eroe di Casamicciola che salvò i due fratellini, sepolti insieme a lui dalle macerie della casa distrutta dal terremoto. Ciro, che fu l'ultimo dei tre fratellini ad essere estratto vivo dalle macerie della palazzina crollata nel sisma del 21 agosto scorso, è stato premiato - insieme ad altri 28 ragazzi - con l'attestato d'onore di «Alfiere della Repubblica», conferito a ragazze e ragazzi che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarietà, nel volontariato e per singoli atti di coraggio. «Sono giovani - si legge in una nota - nati tra il 1999 e il 2007, che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese».
«Il suo coraggio e la sua prontezza di spirito - si legge nella motivazione del premio conferito a Ciro - sono diventati simbolo di riscatto dopo il terremoto che ha colpito il comune di Casamicciola, nell'isola di Ischia. Nelle ore più tragiche seguite al sisma, è rimasto bloccato per molte ore, insieme al fratellino di 7 anni, nelle rovine della propria abitazione. Da sotto le macerie ha guidato i soccorritori, ha incessantemente incoraggiato il fratello e alla fine entrambi sono stati messi in salvo».
La storia di Ciro dei suoi fratellini commosse il mondo intero. Padre, madre e tre figli, tutti salvi grazie al lavoro svolto dai Vigili del fuoco. L'applauso liberatorio di cittadini e soccorritori arrivò alle 13.10, quando il piccolo Ciro (11 anni) venne tirato fuori dalle macerie. Il bambino era rimasto imprigionato sotto il letto dopo avere messo al sicuro il fratellino Mattias, estratto dalle macerie della sua casa prima del fratello più grande.
I due bambini erano rimasti intrappolati sotto le macerie a pochissima distanza l'uno dall'altro. Gli scavi dei Vigili del Fuoco sono stati guidati passo dopo passo dai due bambini, che in attesa di essere tirati fuori dalle macerie avevano parlato tra di loro durante le lunghe ore che hanno preceduto il loro ritrovamento. "Quando è crollato tutto ho abbracciato mio fratello - aveva detto Ciro - e poi, quando sono arrivati i soccorsi, ho spinti fuori per primo Mattias". L'eroe che ha salvato il fratellino è sempre rimasto vigile durante le operazioni di soccorso.
Durante le operazioni di scavo, i pompieri avevano fatto di tutto per tenerli svegli, versando loro dell'acqua per evitare che si disidratassero. I lavori sono durati diverso tempo a causa dell'ingente quantità di rovine rimaste dopo il crollo della palazzina dove i due bambini vivevano insieme a mamma, papà e il fratello più piccolo Pasquale, di appena 7 mesi.
Intanto lo scorso 14 gennaio era nata la sorellina di Ciro, Dalila Grazia. La bimba - tre chili e seicento grammi, doppio nome perché "Dalila lo hanno scelto i fratelli e Grazia, vabbè, è scontato perché è stata davvero una grazia" - incarna l'orgoglio di un paese terremotato che ha saputo ripartire. "Quello che è successo non si dimentica. - spiega Alessandro - Ogni giorno, alle 21, iniziamo a pensare. A ricordare. E mica pensiamo solo a noi e a quell'incubo: pensiamo a tutti i terremotati, da Amatrice a L'Aquila. Angoscia, paura. Ecco, la nascita di Dalila Grazia può aiutarci a voltare pagina - aveva ricordato commosso il padre della piccola Alessandro Toscano -»