Rinascita Civile Vesuviana intende sottoporre con urgenza all’amministrazione comunale “il caso di Via Ammendola”, centralissima strada di San Giuseppe Vesuviano, a pochi passi dal santuario. La strada, come dimostrano anche alcune foto che ci sono state girate dall'associazione, sembra essere sempre più preda di episodi di “parcheggio selvaggio”, che mettono seriamente a rischio l’incolumità di pedoni e residenti. Le auto, praticamente, parcheggiano su entrambi i lati della carreggiata, spesso impedendo l’accesso degli abitanti ai propri portoni.
Particolarmente grave è la denuncia del signor G. C., un cittadino della zona, che ha posto alla nostra attenzione un episodio avvenuto lo scorso anno proprio a Via Ammendola: «Abito con la mia famiglia lungo la strada. Tempo fa, mia madre ebbe un malore e fummo costretti a chiamare un’autoambulanza per soccorrerla – dichiara il signor G. C. - ma purtroppo, all’arrivo dei soccorsi, il nostro portone era diventato praticamente inaccessibile per via delle auto ferme in sosta selvaggia. Alla fine, abbiamo dovuto portare mia madre in braccio fuori casa per raggiungere l’ambulanza. Fortunatamente non ci sono state conseguenze gravi, ma la situazione non è degna di un paese civile. Più volte ho chiesto personalmente al sindaco di intervenire, ma ad oggi, come si vede dalle foto, nulla è cambiato».
«Quello di Via Ammendola è un caso che ricorda molto da vicino quello di un’altra strada sangiuseppese, Via di Luggo, dove la quiete e l’incolumità di residenti e passanti è messa seriamente a repentaglio da episodi di sosta selvaggia che vanno avanti da anni. La situazione denunciataci dai residenti di Via Ammendola è del tutto inaccettabile – fanno sapere tramite una nota i membri di Rinascita Civile Vesuviana – è quanto mai opportuno che l’amministrazione comunale agisca subito per scongiurare tali episodi di sosta selvaggia. Non si possono scaricare, come troppo spesso accade, tutte le responsabilità sui vigili urbani: occorre un vero e proprio “piano parcheggi”, accompagnato da interventi strutturali mirati. Siamo pronti a sottoporre la questione a chi di dovere: l’incolumità dei cittadini è a rischio».