«Stava soffocando, ho pensato ad Arianna e l'ho salvata»

Alunna di terza media salvata in extremis dalla professoressa che ha praticato la manovra Heimlich

«E' necessario che tutti sappiano praticare la manovra. Un gesto di responsabilità necessario. Mi sentivo un robot. Sentivo la voce di Luigi, il padre di Arianna, che mi diceva cosa fare, come quando ci ha insegnato a praticarla»

Palma Campania.  

 

di Siep

Una ricreazione come tante. Ragazzi che divertiti consumano uno snack. All'improvviso una ragazza sta per rimanere soffocata. I ragazzi si allarmano. Chiamano subito la professoressa. E' successo presso l’Istituto Comprensivo Russo di Palma Campania, dove un’alunna ha avuto un’ostruzione alle vie respiratorie.

Di fatto si sarebbe trattato di un boccone andato di traverso. Un incidente. L'imprevedibile. La ragazza in preda al panico e con chiari segni di soffocamento si è avvicinata senza più respiro alla professoressa Angela Rosaria Giugliano, docente di italiano, per cercare aiuto.

L'insegnante non ha esitato e ha subito praticato la manovra di Heimlich. Decisa, sembrava un robot, come raccontano i presenti, mentre praticava il soccorso salva vita ha invitato gli altri a chiamare subito il 118. Cinque colpi decisi, e il coraggio di continuare ad incitare la ragazza a collaborare, a sforzarsi di tossire per liberarsi.

«La incoraggiavo a tossire, a stare calma. Poi all'improvviso la ragazza ha tossito. Ho capito che era salva». Abbiamo contattato telefonicamente la professoressa Giugliano per conoscere questa storia, fortunatamente conclusasi con un lieto fine. «Sono di San Gennaro Vesuviano. La nostra comunità è particolarmente coesa. Una tragedia senza fine ci ha colpiti qualche anno fa. Una bimba, ricevette il sacramento della prima comunione, poi morì dopo poco. Arianna Nunziata rimase soffocata da un boccone di mozzarella, durante il suo banchetto di festa. Che dire. Troppo dolore per tutti noi, per la sua famiglia e per i suoi genitori. Ma proprio loro Luigi e la sua compagna hanno deciso di fare del dolore, del dramma impegno, creando una associazione "Le Fate di Arianna" che promuove la divulgazione della manovra salvavita. Un iniziativa lodevole. Persone al lavoro per salvare altre vite, perchè non accada mai più una tragedia come quella che accadde ad Arianna".

Arianna morì nel giorno della sua Prima Comunione a soli 10 anni. Arianna Nunziata, di San Gennaro Vesuviano rimase soffocata da un boccone di mozzarella, antipasto del menu per la festa. Arrivarono subto i soccorsi. Ma al Santa Maria della Pietà, la piccola arrivò già in arresto cardiaco. Una tragedia che è rimasta nei cuori, nelle menti, negli occhi di tutti.

Intanto gli alunni della scuola, i compagni di quella ragazza hanno deciso di scrivere una lettera che hanno inoltrato ad alcuni organi di informazione perchè ci sia sempre più divulgazione, pratica e conoscenza di quella manovra.

"Cari lettori, l’accaduto per voi può sembrare insignificante, ma per noi che abbiamo assistito alla scena, con la consapevolezza di perdere un’amica, è orribile! Scriviamo questa lettera a nome di tutti, per due motivi specifici: 1) Vogliamo ringraziare la nostra professoressa 2) Vogliamo sottolineare quanto è importante conoscere questo tipo di manovra nelle scuole, la nostra prof conosce come agire grazie al nostro dirigente scolastico Rosario Cozzolino, che ha ospitato e ospiterà nella nostra scuola “Le fate di Arianna”, associazione che da anni si occupa di divulgare questo tipo di manovre di soccorso. Per noi ragazzi di III G tutti: docenti, nonni, genitori, babysitter, insomma tutti quelli che hanno a che fare con i bimbi o con gli adolescenti, hanno il dovere morale di formarsi affinché in futuro tutti possano raccontare episodi a lieto fine, come quello della nostra amica".