«Nola ha il più alto grado di assenteismo ed esenzioni per legge 104 di tutta la mia Asl». Dichiarazioni durissime, quelle rilasciate ieri sera da Antonietta Costantini, manager dell'Asl Napoli 3, intervenuta alla trasmissione Porta a Porta in onda su Raiuno. Incalzata dalle domande di Bruno Vespa, che cercava di mettere in risalto la contraddizione tra le precedenti dichiarazioni del manager sulla bontà dei lavoro dei medici e la successiva scelta di licenziarli, la Costantini ha posto l'accento sulla questione dell'assenteismo, per lei vera piaga dell'ospedale di Nola: «Un fenomeno che andrebbe attenzionato dal Ministro Lorenzin. Stiamo cercando di porre un freno ma è un fenomeno regionale e forse anche nazionale, che sta mettendo in ginocchio tutte le aziende».
Una vera e propria denuncia, quella della Costantini che arriva in un momento già difficile per l'ospedale di Nola, rischiando di ingarbugliare ancor di più l'intricata vicenda. «Il problema», ha aggiunto la manager dell'Asl Napoli 3, «va risolto con una regolamentazione diversa da quella oggi esistente». Passa dunque all’attacco il manager messo sotto accusa dal ministro Lorenzin che ha definito "eroi" i medici impegnati a curare i malati a terra in pronto soccorso.
Il caso di Nola rischia pertanto di sollevare il coperchio sulla situazione della maggioranza degli ospedali campani con pazienti costretti a stare in barella per giorni o su sedie nei corridoi. A scendere in campo a sostegno dei medici sono però i sindacati. L'annuncio del licenziamento dei responsabili del Pronto soccorso di Nola, dopo le scene di malati sdraiati a terra per assenza di letti e barelle, è "semplicemente vergognoso". Questa mattina sit-in di protesta fuori l'ospedale di Nola