Uganda: arrestato perché gay, adesso rischia la pena di morte

Una norma contro la omosessualità introduce pene pesantissime: arresto preventivo fino a 14 anni

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Un uomo è stato arrestato perché gay. In Uganda l'accusa di omosessualità aggravata può portare alla pena di morte.

È il primo sospettato a essere accusato di questo reato dall'entrata in vigore, a maggio, della legge. Il provvedimento ha un ampio sostegno in Uganda e non c'è possibilità che venga ritirata o attenuata nonostante le pressioni internazionali.

La Banca Mondiale ha annunciato  la decisione di non considerare nuovi prestiti all'Uganda a causa della norma, suscitando una reazione indignata dal presidente Yoweri Museveni.

Il sospettato è identificato come un "contadino" di 20 anni del distretto orientale di Soroti, accusato il 18 agosto di avere rapporti sessuali illeciti con un uomo di 41 anni, secondo il documento di accusa emesso dalla polizia nella Divisione Centrale di Soroti. L'omosessualità aggravata è definita nei casi di rapporti sessuali omosessuali che coinvolgono un minore e altre categorie di persone vulnerabili, o quando il colpevole è affetto da HIV.

Il documento di accusa non specifica il fattore aggravante nel caso, né dice in che modo la vittima potrebbe far parte di una popolazione vulnerabile. Si afferma che l'offesa è avvenuta in uno stadio sportivo a Soroti, ma non fornisce altri dettagli. Al momento non sono disponibili informazioni su chi potrebbe rappresentare il convenuto in tribunale.

La legge è stata condannata da gruppi per i diritti umani e altri attivisti.

Un gruppo di esperti dell'ONU ha descritto la legge come "una grave violazione dei diritti umani", mentre Amnesty International l'ha definita "draconiana e troppo ampia". Un sospettato condannato per tentata omosessualità aggravata può essere imprigionato fino a 14 anni, ai sensi della nuova legge. 

L'omosessualità è considerata un reato in oltre 30 dei 54 paesi dell'Africa. Alcuni africani la vedono come un comportamento importato dall'estero e non come un'orientamento sessuale.

La polizia in Nigeria ha annunciato martedì il fermo di almeno 67 persone che celebravano un matrimonio gay in una delle più grandi detenzioni di massa che mirano all'omosessualità, che è vietata nel paese dell'Africa occidentale.