"Nuntio vobis gaudium magnum": già, ma chi? Chi avrà la forza, il peso e la capacità di far confluire i voti dei cardinali elettori per ambire a una difficile successione? Tutta la gestione di queste fasi è nelle mani del Camerlengo, ovvero il cardinale che dovrà gestire il passaggio. La coincidenza con l'anno giubilare metterà a dura prova l'agenda già fissata con gli appuntamenti in Vaticano per l'Anno Santo. Tra la preparazione del funerale, che sarà una cerimonia imponente, mondiale, e la preparazione del preconclave e del Conclavere vero e proprio trascorrerà non meno di un mese abbondante. Ad oggi, sono cinque i cardinali considerati tra i papabili successori di Papa Francesco, sulla base della loro influenza, del peso ecclesiale, delle correnti interne alla Chiesa e della capacità di esprimere una “voce” forte nel Collegio cardinalizio:
1. Cardinale Matteo Zuppi (Italia)
Età: 69 anni
Ruolo attuale: Arcivescovo di Bologna, Presidente della CEI
Corrente: Progressista, molto vicino allo spirito di Papa Francesco
Punti di forza:
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Figura di mediazione, legata alla Comunità di Sant’Egidio.
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Ha mostrato abilità pastorali e diplomatiche, anche nel ruolo di mediatore per la pace in Ucraina.
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Raccoglie ampio consenso in Europa e ha una sensibilità “francescana” verso i poveri e i migranti.
Limiti: -
La sua forte caratterizzazione “francescana” potrebbe incontrare resistenze nei settori più tradizionalisti del collegio cardinalizio.
2. Cardinale Luis Antonio Tagle (Filippine)
Età: 67 anni
Ruolo attuale: Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione
Corrente: Progressista con forte apertura alla Chiesa del Sud del mondo
Punti di forza:
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Carisma comunicativo eccezionale, popolarissimo in Asia.
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Figura amata da Papa Francesco, di cui rappresenta la proiezione globale.
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Potrebbe rappresentare una “svolta asiatica” della Chiesa cattolica.
Limiti: -
Meno radicato in ambiti curiali romani; alcuni lo vedono più come “missionario” che come governante.
3. Cardinale Péter Erdo (Ungheria)
Età: 72 anni
Ruolo attuale: Arcivescovo di Esztergom-Budapest, già presidente del CCEE
Corrente: Conservatrice, molto stimato nei circoli teologici
Punti di forza:
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Uomo di cultura e di struttura, con forte senso istituzionale.
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Potrebbe raccogliere il voto dei cardinali più orientati a una revisione delle aperture francescane.
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Figura di equilibrio tra Est e Ovest.
Limiti: -
Meno conosciuto al grande pubblico e meno attivo sul piano pastorale rispetto ad altri candidati.
4. Cardinale Christoph Schönborn (Austria)
Età: 80 anni
Ruolo attuale: Arcivescovo emerito di Vienna
Corrente: Centrista, teologo vicino a Ratzinger ma con aperture
Punti di forza:
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Teologo raffinato, autore del Catechismo della Chiesa Cattolica.
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Ha mostrato apertura sui temi della famiglia, pur rimanendo fedele alla dottrina.
Limiti: -
L’età (ha raggiunto il limite elettorale) lo rende improbabile, ma la sua influenza può orientare voti e decisioni.
5. Cardinale Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo)
Età: 66 anni
Ruolo attuale: Arcivescovo di Lussemburgo, Relatore generale del Sinodo sulla sinodalità
Corrente: Progressista, fortemente sinodale
Punti di forza:
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Figura centrale nel Sinodo, con forte voce nel futuro modello ecclesiale.
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Promotore del dialogo Chiesa-mondo, con esperienza asiatica e visione universale.
Limiti: -
La sua posizione molto avanzata su certi temi (ruolo delle donne, LGBTQ+) potrebbe spaventare settori più conservatori.
La composizione del Collegio cardinalizio e dei principali blocchi di voto in vista del Conclave del 2025, alla luce della morte di Papa Francesco.
Composizione del Collegio Cardinalizio (aprile 2025)
Totale cardinali viventi: 252
Cardinali elettori (sotto gli 80 anni): 135
Cardinali non elettori (oltre gli 80 anni): 117
Secondo la normativa vigente, solo i cardinali con meno di 80 anni al momento della sede vacante possono partecipare al Conclave.
Distribuzione geografica dei cardinali elettori
Papa Francesco ha significativamente internazionalizzato il Collegio cardinalizio, con una particolare attenzione alle periferie del mondo.
Questi i principali blocchi di voto nel Conclave, che si preannuncia come un confronto tra diverse sensibilità ecclesiali:?
Progressisti / Riformisti: circa 60-70 cardinali, favorevoli alla continuità con le riforme di Papa Francesco.
Moderati / Centristi: circa 40-50 cardinali, orientati a una sintesi tra innovazione e tradizione.
Conservatori / Tradizionalisti: circa 20-30 cardinali, propensi a un ritorno a posizioni più tradizionali.?
Queste stime sono indicative e soggette a variazioni durante le votazioni.?
Simulazione di Conclave: possibili scenari
Per l'elezione del nuovo Papa è necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi, ovvero 90 voti su 135 elettori.?
Scenario 1: Continuità con Papa Francesco
Candidato favorito: Cardinale Luis Antonio Tagle (Filippine)
Sostegno: forte nei blocchi progressisti e tra i cardinali asiatici e africani.
Possibilità: elevate, se i progressisti riescono a coalizzarsi.?
Scenario 2: Compromesso tra riformisti e moderati
Candidato favorito: Cardinale Matteo Zuppi (Italia)
Sostegno: ampio, grazie al suo profilo di mediatore e alla sua esperienza pastorale.
Possibilità: buone, se riesce a ottenere anche parte dei voti conservatori.?
Scenario 3: Ritorno alla tradizione
Candidato favorito: Cardinale Robert Sarah (Guinea)
Sostegno: forte tra i conservatori e alcuni moderati.
Possibilità: più limitate, a meno di un'ampia convergenza su un profilo più tradizionale.? Il Conclave del 2025 si presenta come uno dei più aperti e imprevedibili degli ultimi decenni. La scelta del nuovo Pontefice dipenderà dalla capacità dei cardinali di trovare un equilibrio tra continuità e rinnovamento, tenendo conto delle diverse sensibilità presenti nella Chiesa universale.