Julian Beever, nato nel 1959 a Cheltenham, è il padre dell'anamorfismo, complicatissima tecnica artistica che si basa sulle visioni prospettiche: il 3D, ma con il gessetto e fatto per strada. Lui è stato uno degli artisti più apprezzati per queste opere che hanno un solo verso per essere apprezzate.
O le guardi dove si compone il 3D o appaiono come ammassi incomprensibili di colori. Ma nel "verso" giusto, sono una vera e propria magia: precipiti in baratri, vedi mostri salire dalle tenebre, animali che sembrano aggredirti. Inizialmente, i dipinti di Beever sul selciato ritraevano personaggi famosi, attirando l'attenzione immediata dei passanti. Tuttavia, la sua carriera ha subito una svolta nella prima metà degli anni '90 quando ha abbracciato la creazione di illusioni anamorfiche sul pavimento.
Questo eccezionale artista è stato soprannominato il "Pavement Picasso" e, sebbene potrebbe sembrare simile agli artisti di strada tradizionali chiamati "madonnari" in Italia, la sua arte è davvero unica e fuori dal comune. Oltre alle opere sul marciapiede, Beever crea pitture murali con l'uso di vernici acriliche e riproduce opere d'arte famose con maestria.
Una delle sue opere più iconiche è la "Serpente di Anamorfosi", un disegno 3D di un serpente che sembra emergere dal marciapiede. La cosa incredibile è che quando vedi il disegno da un angolo specifico, sembra così reale che potresti credere che il serpente sia pronto a morderti. Ma se lo guardi da un altro angolo, il disegno sembra solo un ammasso di linee casuali.
La sua fama lo ha portato a lavorare come freelance, accettando commissioni in tutto il mondo. Ha realizzato opere in Regno Unito, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Germania, Austria, Danimarca, Spagna, Stati Uniti, Australia, Brasile, Argentina e Uruguay. Nel 2001, ha condiviso le sue straordinarie opere in un libro intitolato "Pavement Chalk Artist," che documenta alcune delle sue creazioni più significative e sorprendenti. La storia di Julian Beever è una testimonianza del potere dell'arte di catturare l'immaginazione e portare la bellezza in luoghi inaspettati.