"La prima cosa che ho detto ai ragazzi è che voglio costruire un gruppo di uomini con relazioni schiette, produttive ed educate, altrimenti non si va oltre le difficoltà". Così il tecnico del Torino, Davide Nicola, nel giorno della sua presentazione alla stampa come successore dell'esonerato Marco Giampaolo. "Dobbiamo lavorare in armonia, non spetta a me giudicare quello che è stato fatto prima, devo lavorare sulle priorità per poter esprimere un certo tipo di calcio, ma il gruppo per me è fondamentale, i risultati sono una conseguenza delle relazioni oltre che delle prestazioni che vanno fornite con equilibrio e senza paura", ha aggiunto il nuovo allenatore del Toro che eredita una squadra penultima in classifica. "Tredici punti sono pochi, ma ora iniziamo un cammino nuovo, abbiamo davanti 20 partite per costruire un percorso che ci porti alla salvezza" ha aggiunto Nicola. In conferenza stampa anche il presidente Urbano Cairo. "Nicola era uno dei capitani della squadra che ci portò alla promozione nel mio primo anno di presidenza".
Cairo ha anche fatto un'analisi sui suoi anni da presidente, facendo una premessa: "Mi assumo la responsabilità di quel che si è fatto. Dal 2011 quando iniziammo l'avventura con Ventura, fino al 2020, abbiamo cambiato tre allenatori: Ventura, Mihajlovic e Mazzarri, dal febbraio del 2020 a oggi 4 tecnici: Mazzarri, ma fu lui a voler andare via, Longo che ha mantenuto la categoria, Giampaolo che è arrivato con tanta positività e si pensava potesse iniziare un nuovo ciclo, e adesso Nicola. E' evidente che 4 tecnici in un anno certifichino un andamento negativo di cui mi assumo tutte le responsabilità, ma credo che si debba valutare tutto in maniera oggettiva. Dal 2012 siamo in A, il 2020 è stato un anno in cui abbiamo fatto malissimo, ma parliamo di 9 anni in cui si è sbagliata la scorsa stagione e anche questa che, però, è ancora in corso. Sono il primo responsabile, ma qualche merito quando le cose sono andate bene l'ho avuto". (Italpress)