"Il senso di responsabilità ci impone di essere molto cauti ma siamo fiduciosi: non credo che avremo ambizioni di podio ai Giochi di Tokyo, però mai dire mai". Cauto, ma sempre ottimista: Marco Di Paola, confermato a metà settembre alla presidenza della Federazione italiana sport equestri, è già immerso nel lavoro da portare avanti nel prossimo, atipico quadriennio, con due edizioni dei Giochi Olimpici da onorare. "Il prossimo sarà un anno molto impegnativo - racconta il numero uno della Fise all'Italpress - Per Tokyo abbiamo qualificato la squadra del completo e il salto ostacoli a livello individuale, con il nostro carabiniere Emanuele Gaudiano che sta andando molto bene. I nostri atleti ci hanno dato tantissime gioie e non è escluso che ne arrivi un'altra dopo tanti decenni e uno sforzo enorme". Intanto la Fise si è lasciata alle spalle un 2020 complicato anche per le caratteristiche stesse della disciplina.
"Devo ringraziare i nostri istruttori e i gestori dei circoli perchè, soprattutto nel periodo del lockdown, hanno dato una prova incredibile di coraggio, responsabilità e altruismo - spiega Di Paola - Il nostro sport è diverso dagli altri, i cavalli devono essere accuditi ogni giorno". In questo difficile scenario, il 2020 ha portato due buone notizie per la Fise: "Dopo il lockdown siamo stati premiati perchè molte persone hanno cercato una disciplina che, assieme ai valori sani, si potesse praticare in modo salutare - osserva Di Paola - E poi con la legge delega è stata finalmente riconosciuta giuridicamente la figura del cavallo-atleta. E' un trampolino importante sul quale dobbiamo lavorare nei prossimi anni per nuovi, fondamentali contenuti da inserire sotto il profilo fiscale, dei trasporti e per assicurare al nostro compagno di sport una pensione degna". (Italpress)