Tajani e le distanze dal leghista: «Quello di Calderoli non è il mio linguaggio»

Il vice Presidente del Consiglio: «Prematuro parlare della candidatura di Moratti a sindaca»

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Il commento del leader di Forza Italia sulle parole del ministro che ieri, nel corso di un dibatto sull'autonomia, si era augurato che "le opposizioni" tacciano "per sempre".

"Calderoli? Quel linguaggio non mi appartiene, non è il mio linguaggio, ma comunque mi sembrava più un messaggio politico, non di odio personale verso qualcuno. Abbiamo detto sull'autonomia cosa pensiamo, dobbiamo essere sempre prudenti. Calderoli difende la sua riforma, è stato attaccato anche in maniera abbastanza pesante, ma io uso un altro linguaggio”.

Così il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine dell’appuntamento ‘Europa: la generazione Erasmus’, in corso a Milano, ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle parole del ministro Roberto Calderoli che ieri, nel corso di un dibatto sull'autonomia, si era augurato che "le opposizioni" tacciano "per sempre". 

Tajani ha anche parlato delle futiure elezioni per il sindaco di Milano: elezioni "Ci sono ancora parecchi mesi prima di eleggere il nuovo sindaco di Milano, Letizia Moratti certamente lo ha fatto bene, è una donna di grande prestigio e ha le carte in regola per essere candidata e per vincere, però è ancora prematuro. Vedremo quali saranno le proposte dei nostri alleati e discuteremo tutti quanti assieme su chi sarà il candidato vincente o la candidata vincente migliore. Noi metteremo i nostri nomi, ma stiamo pensando anche a candidati civici che possono esserci così come c’è stato Bucci a Genova. Siamo in una fase di riflessione e Letizia Moratti certamente è una delle persone che avrebbe le carte in regola per essere scelta da tutta la coalizione e per vincere. Noi non vogliamo mettere una bandierina, il centrodestra rifletta non soltanto sui nomi ma anche chi su che modello di città che si vuole avere perché a Milano ci sono molte cose da cambiare, è una città che  guarda il futuro la capitale economica non può avere un sindaco che dice no al nucleare", ha aggiunto.