Caso Salis: «Rischio fino a 24 anni di carcere se Ue dà via libera a Orban»

Procedura ancora lunga mesi, ma l'Ungheria non molla e vuole processare l'eurodeputata italiana

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È accusata di aver preso parte a cortei anti nazisti e di aver picchiato, ferendoli, alcuni membri dell'estrema destra

"Voglio porre una domanda a Viktor Orban ed al suo portavoce Zoltán Kovács: davvero in Ungheria è normale affermare che una persona è una delinquente prima della sentenza? Davvero è normale affermare queste cose nonostante la separazione dei poteri? Io sono già stata condannata da Orban, da Kovacs e dagli altri patrioti di altri Paesi. Come è possibile che in queste condizioni si svolga un processo equo". Lo ha detto l'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis, parlando alla stampa a Bruxelles. "C'è una persecuzione nei miei confronti un accanimento politico, questi attacchi hanno lo scopo di impedirmi di svolgere mio mandato da Eurodeputata", ha aggiunto Salis. 

"Rischio fino a 24 anni di carcere duro, una pena assolutamente sproposita rispetto ai reati contestati, in un Paese dove non ci sono le minime condizioni per un processo equo", ha rivelato la deputata in conferenza stampa a Strasburgo.

"Per questo chiedo al Parlamento europeo di non cedere alla prepotenza del governo autoritario ungherese, che difenda i diritti umani e non si pieghi alle prepotenze della democrazia illiberale di Orban", ha aggiunto riferendosi alla richiesta di revoca dell'immunità da parte di Budapest. L'eurodeputata ha spiegato che ci vorranno dei mesi prima che la procedura sia completata.