La politica italiana è scossa da un nuovo caso mediatico che coinvolge nomi noti della destra al governo. Al centro del dibattito ci sono le dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia, ex candidata consigliera al Ministero della Cultura, che in una recente intervista ha alimentato sospetti su un presunto blocco alla sua nomina orchestrato da Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia Meloni. Accuse che hanno suscitato un’ondata di reazioni nel partito di Fratelli d’Italia, causando ulteriore malcontento e frizioni all'interno della coalizione di governo.
Le accuse di Boccia e la replica furente di Fratelli d’Italia
Dopo le dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia durante un’intervista mai andata in onda con Bianca Berlinguer su Rete4, i vertici di Fratelli d’Italia hanno risposto con toni infuocati. «Insinuazioni surreali», hanno dichiarato alcuni dirigenti del partito, definendo le parole della Boccia come «falsità sparate in tv e sui social senza uno straccio di prova». L’irritazione a Palazzo Chigi è evidente, soprattutto perché la questione ha ripreso vigore nonostante le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, seguite a settimane di polemiche.
Nel partito di Giorgia Meloni, i toni sono accesi e l’irritazione palpabile. «Questa storia non accenna a sgonfiarsi», ha confidato un dirigente, paragonando la vicenda a un episodio del reality Temptation Island per la sua capacità di alimentare pettegolezzi e tensioni. Tuttavia, Maria Rosaria Boccia ha successivamente smentito di aver accusato direttamente Arianna Meloni, sostenendo che non sarebbe stata lei a fermare la sua nomina.
Il retroscena: il colloquio tra Sangiuliano e Arianna Meloni
A complicare ulteriormente la situazione è stata la conferma da parte di Boccia di un colloquio tra il ministro dimissionario Sangiuliano e Arianna Meloni. Pur smentendo ogni coinvolgimento di Arianna nella sua mancata nomina, la Boccia ha lasciato intendere che un dialogo c’è stato. Da Fratelli d’Italia minimizzano: «Anche se i due si sono sentiti, non è stato certo per parlare della Boccia o di altre nomine al Ministero della Cultura», hanno spiegato fonti interne al partito. Lo stesso atteggiamento di distacco è stato assunto da Arianna Meloni, che ha dichiarato: «Di questa vicenda si è parlato davvero troppo».
Un’estate di veleni per la destra di governo
Il caso Boccia ha riportato alla luce tensioni che covavano sotto la superficie. In particolare, gli incontri pubblici di Boccia con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ex compagno di Arianna Meloni, hanno sollevato ulteriori domande tra i giornalisti. Lollobrigida ha prontamente preso le distanze, definendo le accuse come «pettegolezzi» e assicurando che la loro relazione è solo professionale. Nonostante ciò, i sospetti continuano ad alimentare un clima di malcontento.
Le tensioni non si fermano qui. Il coinvolgimento di Rete4, emittente appartenente a Mediaset, ha creato un nuovo cortocircuito politico all'interno della maggioranza. Giorgia Meloni si è irritata nel sapere dell’invito di Boccia su Rete4, vedendolo come un possibile segnale di rottura da parte degli alleati di Forza Italia. Da qui, nuove preoccupazioni sui possibili complotti interni per destabilizzare il governo.
FdI in allerta: il rapporto con gli alleati è a rischio
In Fratelli d’Italia, l’episodio ha portato a un innalzamento del livello di guardia nei confronti degli alleati. Sebbene ufficialmente nessuno creda che dentro Forza Italia si stia tramando contro il governo, le tensioni sono evidenti. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha dovuto rassicurare più volte la premier Meloni sulla lealtà del suo partito. Tuttavia, nel contesto di una coalizione di governo già sotto pressione, anche il minimo dubbio può generare ulteriori attriti.
«Giorgia ha il consenso dei cittadini e in questa legislatura non può nascere un altro governo», avverte un deputato di Fratelli d’Italia della cerchia ristretta di Meloni. «In passato, chi ha tradito e ha abbandonato la casa del centrodestra è stato condannato dagli elettori». Un messaggio chiaro agli alleati: la stabilità del governo è la priorità e ogni mossa sospetta verrà osservata con attenzione.
Un nodo ancora irrisolto
Nonostante i tentativi di spegnere le polemiche, il caso Boccia rimane un nervo scoperto per la destra di governo. Le accuse di complotto, le smentite e le insinuazioni continuano a tenere banco, alimentando un clima di sospetti che rischia di avere ripercussioni sulla tenuta dell’intera coalizione. La stagione politica si preannuncia ancora lunga e piena di incognite, con alleanze che potrebbero rivelarsi meno solide di quanto sembri.