Governo, Salvini a Draghi: «Noi siamo a disposizione»

Proseguono le consultazioni: alle 12.15 tocca al Movimento 5 Stelle

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«Noi siamo a disposizione , siamo la prima forza politica del Paese, una forza che dove governa lo fa con ottimi risultati e a differenza di altri diciamo che vanno avanti a forza di no, non abbiamo pregiudizi perché quello di cui avbbiamo parlanti è il futuro dei nostri figli». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine della consultazione con il presidente del Consiglio designato, Mario Draghi. «Non abbiamo pregiudizi, pensiamo al futuro», il pensiero del leader del Carroccio che ha auspicato che il futuro esecutivo possa essere «il Governo della ripartenza». Salvini, quindi, si è detto «disponibile a lavorare e collaborare», ponendo come tema principale quello della salute. «La salute è una priorità, non partitica ma di tutti, senza i ritardi, gli scivoloni, le manchevolezze che abbiamo visto e vissuto nel sistema sanitario italiano, con vaccini e medici che non arrivano. Più che spendere milioni per primule e padiglioni nel deserto sarebbe interesse di tutti spenderli per i medici».

Il segretario leghista ha definito «stimolante» il confronto avuto con Mario Draghi nel corso del quale «non abbiamo posto condizioni». Tra i temi «abbiamo parlato - ha aggiunto Salvini - di taglio delle tasse». 

«Qualcuno è terrorizzato dallo scioglimento delle Camere e dalle elezioni e rimane qua a prescindere. Io sono qua, preferisco essere qui a vedere se i soldi vengono spesi bene o male piuttosto che stare fuori», ha poi aggiunto Matteo Salvini al termine della consultazione con Mario Draghi. "Non ci siamo permessi di mettere veti a persone. Ovviamente abbiamo un'idea sull'Italia. Mi dispiace che altri dicono 'se c'è Salvini no'. Io potrei avere accanto a me qualcun che mi ha mandato a processo e per me sarebbe impegnativo, però questo è sufficiente per dire no?».

«Abbiamo parlato di Fondi europei che non devono essere fondi a pioggia. Non sono i fondi di Salvini, Zingaretti e Grillo ma dei nostri figli. Sentire parlare Draghi di lavoro e non di mance ci ha assolutamente confortato», ha sottolineato il segretario della Lega. «In queste ore non faccio ragionamenti di convenienza partitica. Noi non siamo costretti a dire sì a tutti i costi o no a tutti i costi come fanno altri. Valutiamo le proposte, abbiamo sentito l'inizio di un percorso interessante per il Paese. Settimana prossima entreremo nel merito. Non commento i sì e i no, li rispetto. Non abbiamo parlato di ministri, governi tecnici, politi, la Lega non sarà per il forse, se saremo convinti ci saremo pienamente. Penso che stiamo dimostrando lealtà e serietà. Il bene del Paese viene prima di interessi di partito o di coalizione».

Alle 12.15 toccherà ai rappresentanti del Movimento 5 Stelle andare a colloquio con il premier incaricato Mario Draghi.

(Italopress)