Crisi di Governo, i 5 Stelle: "Nessun veto su Renzi"

E Salvini rilancia: "se non ci saranno le elezioni anticipate valuteremo"

crisi di governo i 5 stelle nessun veto su renzi

"Il M5S e' pronto a fare la sua parte come ha sempre fatto. E' il momento di fare un passo in avanti tutti insieme e farlo velocemente". Lo ha detto il capo politico del M5S, Vito Crimi, al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

"Puo' il paese accettare che sia il momento di veti e personalismi? Dell'arroccarsi sulle proprie posizioni? O ci chiede il momento della responsabilita' e della condivisione", ha aggiunto.  "Abbiamo espresso la nostra disponibilita' a un confronto con chi intende dare risposte concrete nell'interesse del paese con spirito collaborativo, e con un governo politico che parta dalle forze di maggioranza che hanno lavorato in questo ultimo anno e mezzo insieme. Ma con un patto di legislatura chiaro davanti ai cittadini e che sia affrontato con lealta'. Per il M5S l'unica persona in grado di condurre con serieta' ed efficacia il paese attraverso questa fase complessa e' Giuseppe Conte".

Duro il commento di Di Battista: "Il 12 gennaio scorso condivisi la linea presa dai principali esponenti del Movimento 5 Stelle e scrissi queste parole: "Non so quel che fara' o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che fara' il Movimento. Ebbene io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai piu' sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffe' con questi meschini politicanti. Prendo atto che oggi la linea e' cambiata. "Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un "accoltellatore" professionista che, sentendosi addirittura piu' potente di prima, aumentera' il numero di coltellate. Ed ogni coltellata sara' un veto, un ostacolo al programma del Movimento e un tentativo di indirizzare i fondi del recovery verso le lobbies che da sempre rappresenta - conclude Di Battista -. L'ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie", ha scritto su facebook.

L'ultima giornata di consultazioni e' iniziata con la corposa delegazione del centrodestra composta da ben 13 rappresentanti. Un centrodestra "compatto" come l'ha definito il segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha ribadito la necessita' di andare alle urne. "La delegazione unitaria del centrodestra ha espresso al Presidente della Repubblica la comune preoccupazione per la situazione sanitaria, economica e sociale in cui versa l'Italia, situazione che e' stata aggravata da un Governo incapace e nato da un accordo di Palazzo. La crisi, causata dai litigi, dalla vanita' e dagli interessi personali di chi stava al governo, necessita di una soluzione rapida e incisiva. Al Presidente della Repubblica - ha sottolineato Salvini a nome di tutta la delegazione - e' stata quindi confermata la nostra richiesta di valutare l'ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso ad elezioni. Il centrodestra auspica che sia cosi' offerta agli italiani la possibilita' di dare vita in breve tempo ad un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte per affrontare in tempi brevi i gravi problemi della nazione. Anche in questo caso, il centrodestra ha confermato al Presidente della Repubblica piena disponibilita' a collaborare per tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare gli interessi degli italiani, come peraltro fatto fino ad oggi e in modo spesso decisivo, a partire da un efficace utilizzo dei fondi del Recovery, dal piano vaccini fino ai ristori e ai rimborsi per famiglie e imprese". 

"Tutti i componenti della delegazione - ha concluso - hanno escluso la possibilita' di qualsiasi appoggio alla riedizione della stessa maggioranza, che sta tenendo in ostaggio il Paese da settimane e che sarebbe ancor piu' debole qualora fosse garantita da singoli voltagabbana. Tutti i componenti si sono riservati, ove non si andasse ad elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al Capo dello Stato all'esito delle consultazioni in corso".