Fmi mitiga stime del Pil italiano per il 2020

Peggiorano, però, quelle del 2021

fmi mitiga stime del pil italiano per il 2020

Il Fondo monetario internazionale ha mitigato la stima sul Pil dell'Italia del 2020 portandolo dal -10,6% di ottobre a -9,2%, allineandosi alle indicazioni del governo (-9%). Si tratta, però, di una consolazione piuttosto magra considerando che la proiezione di crescita per il 2021 si ferma al +3% rispetto al precedente +5,2%. Il dato è nettamente inferiore al +6% della legge finanziaria ed è anche peggiore del 3,5% indicato dalla Banca d'Italia nel suo ultimo Bollettino economico. Le cose andranno un pò meglio nel 2022, con un recupero del 3,6%, contro il 2,6% stimato a ottobre. Il risultato italiano nel 2021 è il peggiore tra quelli delle grandi economie dell'Eurozona, che in media crescerà quest'anno del 4,2% (dal 5,2% precedente) quest'anno e del 3,6% (+0,5%) il prossimo. Per la Germania l'Fmi stima un aumento del Pil del 3,5% (-0,7%) nel 2021 e del 3,1% (invariato) nel 2022.
Per la Francia un incremento pari rispettivamente al 5,5% (-0,5%) e al 4,1% (+1,2%), mentre la Spagna si attesta a +5,9% (+0,8%) e +4,7% (+0,7%).
L'andamento dei Paesi europei, e dell'Italia in particolare, che avanzano con il freno a mano tirato si confronta con il dinamismo del resto dell'economia globale. Non solo la stima sul crollo del pil del 2020 è stata ridimensionata a -3,5%, dal -4,4% precedente ma anche la previsione per il 2021 è stata migliora a +5,5% dal precedente 5,2%. Sul 2022 e sempre a livello globale, il Fmi ha confermato un ulteriore più 4,2%.

Fonte e foto: Italpress