L'inchiesta di Milano su Equalize, la società di investigazioni private legata a Enrico Pazzali, ha portato alla luce una rete di presunto dossieraggio illecito, con migliaia di informazioni riservate trafugate per influenzare decisioni politiche, economiche e personali. Ecco i fatti chiave:
Equalize e i protagonisti principali
Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera di Milano, controlla Equalize con una quota del 95%. È indagato per il suo presunto coinvolgimento in attività di sorveglianza illecita su rivali e personaggi di spicco. Carmine Gallo, ex poliziotto e socio di minoranza, è il "braccio operativo" del sistema, mentre Samuele Calamucci, esperto informatico, avrebbe agito come hacker di punta. Entrambi sono agli arresti domiciliari, mentre Pazzali è indagato per il suo presunto ruolo direttivo.
Dati e numeri dell’attività di sorveglianza
Secondo le indagini, 52.811 estrazioni illecite sono state effettuate dal database Sdi delle Forze dell'ordine, mentre 108.805 atti amministrativi e giudiziari sono stati accumulati nei sistemi di Equalize. Le persone spiate sono stimate oltre le 800.000, a dimostrazione dell’ampia portata delle operazioni di dossieraggio.
Clienti e scopi del dossieraggio
Pierfrancesco Barletta, vicepresidente di Sea e già membro del CDA di Leonardo, ha commissionato report su una donna e un chirurgo del Policlinico di Milano.
Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, avrebbe chiesto informazioni riservate sui suoi fratelli e sull’ex fidanzata per questioni ereditarie.
Fulvio Pravadelli, della Veneranda Fabbrica del Duomo, ha richiesto indagini sul cantante Alex Britti, in relazione a una controversia familiare.
Barilla e il gruppo Erg avrebbero commissionato indagini sui propri dipendenti per sospetti di insider trading e fughe di notizie aziendali.
Politici e personalità spiate
L’indagine ha rilevato accessi a dati riservati su Ignazio La Russa, presidente del Senato, e sul figlio Geronimo, così come su Matteo Renzi e Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. Altre richieste includevano la raccolta di informazioni compromettenti su Paolo Scaroni, ex amministratore di Eni e potenziale candidato per la presidenza di Milano-Cortina 2026, e su Letizia Moratti, rivale di Attilio Fontana per la presidenza della Regione Lombardia. Tra i clienti figura anche un magistrato, Carla Romana Raineri, che avrebbe richiesto indagini sulla vita privata di un familiare.
Tecniche di sorveglianza
Equalize avrebbe impiegato tecniche avanzate di monitoraggio, tra cui estrazione di tabulati telefonici, localizzazione dei cellulari, e intercettazioni abusive di chat, e-mail e conversazioni private. Alcune delle informazioni ottenute sono state definite dagli indagati stessi come "l’oro in mano," in grado di ricattare o mettere in difficoltà persone di alto profilo.
L'inchiesta della Dda di Milano continua a svelare dettagli su questa rete di spionaggio, descritta come un "pericolo per la democrazia" a causa dell’estensione e delle finalità delle operazioni di sorveglianza condotte da Equalize