"E' un fatto di una gravita' inaudita che, per la realizzazione del progetto del ponte sullo Stretto di Messina, non vengano applicati e considerati pienamente i principi di precauzione e che non vengano coinvolti tutti gli organismi dello Stato come Ingv e Consiglio superiore lavori pubblici per assicurare che questo progetto soddisfi tutti i requisiti di sicurezza necessari".
Lo afferma in una nota Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e portavoce nazionale di Europa verde, che prosegue: "In primo luogo, e' assolutamente inaccettabile che l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ente pubblico responsabile della sicurezza sismica nel nostro Paese, non sia stato consultato. E' altrettanto incredibile che il coefficiente di accelerazione di gravita' considerato per il ponte sullo Stretto di Messina, pari a 0,58 G, sia la meta' di quello registrato durante i terremoti dell'Aquila e di Amatrice. Eppure ci troviamo in un contesto, come quello dello Stretto di Messina, ad alto rischio sismico, e ancora oggi non abbiamo risposte sul fatto che il pilone lato Calabria poggi su una faglia sismica attiva e capace a Cannitello. Le contestazioni che facciamo sono le stesse che ha fatto anche il comitato scientifico della societa' ponte sullo stretto di Messina sulla necessita' di fare ulteriori studi sismici che non sono stati ad oggi fatti".
"Un'altra questione - aggiunge Bonelli - e' che il Consiglio superiore dei lavori pubblici non e' stato coinvolto nel dare un parere su questo progetto, ormai vecchio di vent'anni. Ancora, oggi il presidente della Regione Sicilia, Schifani, ha affermato che la commissione tecnica regionale ha espresso parere favorevole all'unanimita' sul ponte. Tuttavia, il presidente ha omesso di dire che la commissione tecnica non ha mai espresso il parere nei termini previsti dalla legge: entro il 13 aprile, quando dovevano essere presentate le osservazioni, e il 13 ottobre, data entro cui si sarebbero dovute fornire le controsservazioni alle osservazioni sul progetto del ponte. La Regione Sicilia, infatti, non ha mai presentato alcuna osservazione e presentato nessun parere nei termini di legge". Il presidente Schifani "e' drammaticamente imbarazzante, ricordo inoltre che l'Arpa Sicilia ha segnalato l'impossibilita' di esprimere pareri adeguati a causa del tempo limitato assegnato per analizzare i 1.400 elaborati. Mi auguro che qualcuno, a partire dalla presidente Meloni, prenda provvedimenti per fare chiarezza su questo aspetto, perche', ancora una volta, non resta che rivolgerci all'autorita' giudiziaria",