Alimenti: i livelli di mercurio nel tonno in scatola italiano sotto controllo

È la risposta alla denuncia della Ong Bloom che ha sollevato dubbi sui livelli in Eu

alimenti i livelli di mercurio nel tonno in scatola italiano sotto controllo

I risultati sono incoraggianti: nessuno dei campioni analizzati ha superato il limite previsto, e il valore medio di mercurio riscontrato si attesta a meno di 0,2 mg/kg, ovvero meno di un quinto del limite consentito.

Dal 2019 al 2023, la Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari di Parma ha condotto un'importante campagna di monitoraggio dei livelli di mercurio nel tonno in scatola, un prodotto di largo consumo che richiede alti standard di sicurezza. Sotto la direzione di Paolo Cozzolino, sono stati prelevati numerosi campioni dai punti vendita della grande distribuzione in Italia, in conformità al Regolamento CE 1881/2006, recentemente sostituito dal Regolamento UE 915/2023, che ha fissato un limite di 1 mg di mercurio per chilogrammo di tonno.

I risultati sono incoraggianti: nessuno dei campioni analizzati ha superato il limite previsto, e il valore medio di mercurio riscontrato si attesta a meno di 0,2 mg/kg, ovvero meno di un quinto del limite consentito. Ciò indica che il tonno in scatola distribuito in Italia rispetta pienamente le normative vigenti, garantendo al consumatore un prodotto sicuro e salubre.

Questa dichiarazione arriva in risposta all'indagine della Ong Bloom, insieme a Foodwatch, che ha sollevato preoccupazioni sui livelli di mercurio nel tonno in scatola proveniente da diversi Paesi europei, Italia inclusa. Tuttavia, Cozzolino ribadisce che la Stazione sperimentale è impegnata in campagne di monitoraggio costanti, in collaborazione con le autorità italiane e comunitarie, per verificare i valori di mercurio lungo tutta la filiera di produzione e distribuzione.

La sicurezza alimentare del tonno in scatola italiano è ulteriormente supportata da un'attenta politica di approvvigionamento delle aziende associate. Queste selezionano materie prime di alta qualità, con un'attenzione particolare alle specie ittiche meno soggette a contaminazioni, come il tonno pinne gialle e il tonnetto striato, che vivono in oceani tropicali relativamente meno inquinati. Ciascun lotto di prodotto viene inoltre sottoposto a controlli analitici rigorosi e frequenti per escludere la presenza di contaminanti.

Grazie a un sistema di controllo integrato, l'industria italiana del tonno in scatola si impegna a garantire la sicurezza e la qualità del proprio prodotto, offrendo ai consumatori una rassicurante trasparenza sui processi produttivi e una tutela massima nei confronti delle sostanze potenzialmente dannose.