La sicurezza online dovrebbe essere la priorità numero 1 per i milioni di utenti italiani, anche considerando il fatto che, in media, passano ben 6 ore al giorno online (ai primi posti a livello mondiale). Nonostante il tema della cybersecurity sia sempre più sentito, ci sono ancora troppe persone che sottovalutano i rischi.
Nel 2024, gli hacker hanno a propria disposizione un arsenale molto ampio di tecniche e strumenti per rubare informazioni personali e violare la sicurezza dei sistemi informatici. Come molti hanno già potuto provare con mano, le conseguenze possono essere devastanti: perdite di dati, furti di identità e persino violazioni dei conti bancari.
In questo articolo vedremo 10 motivi per cui i tuoi account personali potrebbero essere a rischio e cosa puoi fare per proteggerti.
1. Password deboli
Le password sono ancora oggi la prima linea di difesa (e in alcuni casi l’unica) contro gli attacchi informatici. Tuttavia, un numero ancora piuttosto nutrito di persone opta per password deboli, diventando di fatto bersaglio facile per i cybercriminali. Se ciò non fosse sufficiente, il 53% delle persone riutilizza la stessa password per più account.
Un'abitudine tanto nociva quanto diffusa, che permette agli hacker di sfruttare le informazioni trapelate da una piattaforma per accedere a tutti gli altri account “protetti” dalle stesse credenziali.
In generale, è buona norma creare password complesse, lunghe almeno otto caratteri, composte da lettere, numeri e simboli, magari affidandosi a un password manager. Le password troppo semplici possono essere violate in pochi minuti utilizzando strumenti automatici.
2. Phishing
Gli attacchi di phishing sono in forte aumento e nel 2023, il 36% delle violazioni di dati è scaturito da attacchi di phishing. Gli hacker inviano email o messaggi apparentemente seri e affidabili per ingannare i destinatari e convincerli a fornire informazioni personali come nomi utente e password. Queste truffe sono sempre più complesse e difficili da rilevare: bisogna prestare la massima attenzione ai messaggi sospetti e non cliccare su link sicuri al 100%.
3. Niente autenticazione a due fattori (2FA)
L'autenticazione a due fattori (2FA) è una soluzione semplice e pratica che può fare la differenza in molte situazioni. In estrema sintesi, alla classica password viene aggiunto anche un secondo elemento di verifica, come ad esempio un codice inviato al cellulare via SMS o tramite un’app di autenticazione.
In questo modo, anche nel caso in cui le tue credenziali dovessero essere violate, l’account rimarrà al sicuro.
4. Software non aggiornato
Molte persone sembrano trascurare gli aggiornamenti e i pacchetti di sicurezza dei software, nonostante spesso contengano al loro interno patch. Anche se non si tratta di dati aggiornatissimi, vale la pena ribadire che nel 2019 il 60% delle violazioni fu provocato da vulnerabilità per le quali era disponibile una patch.
Chi non aggiorna il sistema operativo, il browser o le app lascia spazio agli attacchi degli hacker. Ecco perché è importante tenere sempre aggiornati tutti i propri dispositivi, scaricando e installando il prima possibile eventuali patch di sicurezza.
5. Reti wi-fi non sicure
Le reti Wi-Fi pubbliche possono essere pericolose, principalmente a causa degli attacchi "Man-in-the-Middle", in cui gli hacker intercettano le comunicazioni tra due parti, sfruttando le debolezze di una connessione in cui la sicurezza non è la priorità numero 1.
In questo caso, sconsigliamo di effettuare transazioni o passaggi di dati sensibili su reti pubbliche o, perlomeno, di farlo solo dopo essersi collegati a una VPN.
6. Social engineering
Il 98% degli attacchi informatici fa leva a vario titolo sul social engineering al fine di ottenere informazioni sensibili. Le truffe in cui i cyber criminali si fingono autorità o colleghi, sono aumentate di oltre il 250% dal 2020 al 2023. In questo caso, oltre ad alcuni sistemi di screening delle email, servono consapevolezza e cautela per evitare di cadere nella trappola.
7. Malware su dispositivi mobili
Con l'aumento dell'uso di smartphone, tablet e altri dispositivi mobile, è proliferato un ecosistema di virus e malware nativi per questo tipo di device. Nel 2022, il 46,8% di tutte le email aperte proveniva da dispositivi mobili, e il numero complessivo di malware mobile è aumentato del 54% rispetto all'anno precedente. Nonostante ciò, il 40% degli utenti non ha installato alcun software di sicurezza sui propri dispositivi.
Per migliorare la tua sicurezza, considera di scegliere un'eSIM, che sta diventando sempre più comune in Italia e offre maggiore protezione e flessibilità rispetto alle schede SIM tradizionali. Quando selezioni un fornitore di eSIM in Italia, assicurati di scegliere un fornitore affidabile con forti misure di crittografia dei dati. Tenere i tuoi dispositivi e software aggiornati contribuirà anche a ridurre il rischio di malware e attacchi informatici.
8. Condivisione eccessiva sui social
Molte persone sembrano non rendersi conto che le informazioni condivise sui social media possono essere utilizzate contro di loro. In tal senso, gli attacchi di spear phishing, che utilizzano informazioni personali per rendere più credibili le offensive, sono 3 volte più efficaci rispetto agli attacchi generici.
9. Backup non sufficienti
Una procedura di backup ben strutturata è una misura di sicurezza fin troppo sottovalutata. Il 41% degli utenti sostiene di non effettuare il backup dei propri dati. Senza questa semplice contromisura, in caso di perdite di dati, ad esempio a seguito di un attacco ransomware o malfunzionamento del sistema, le conseguenze possono essere devastanti.
10. Scarsa consapevolezza sul tema della sicurezza
Il 95% delle violazioni di cybersecurity è dovuto a errori umani, spesso legati a scarsa consapevolezza o semplice superficialità. Investendo nella formazione e nella sensibilizzazione alla sicurezza si può ridurre l’impatto di eventuali attacchi.
Note finali
Segui questi 10 consigli per innalzare il livello della tua cybersecurity. Con tali accorgimenti e la giusta dose di buon senso e cautela, potrai navigare senza troppi scossoni nell’oceano digitale.