Immaginate uno scenario alternativo, in cui i garibaldini fossero stati organizzati dai Borbone e la spedizione dei Mille avesse avuto come obiettivo lo smantellamento dei Savoia. Bisognerebbe riscrivere completamente la storia dell'Italia unita. Questo scenario ucronico (una storia alternativa) presenta molte possibilità che, combinate, porterebbero a un'Italia molto diversa da quella che conosciamo oggi.
Scenario alternativo: i Garibaldini al servizio dei Borbone
Nella nostra storia alternativa, immaginiamo che i Borbone di Napoli, resosi conto dell'instabilità del proprio regno e delle crescenti tensioni sociali, abbiano deciso di prendere l'iniziativa e adottare una strategia audace per consolidare il loro potere e smantellare il dominio dei Savoia nel nord Italia. Per fare questo, avrebbero infiltrato dei loro uomini nel movimento rivoluzionario e nazionalista di Giuseppe Garibaldi. Invece di puntare all'unificazione sotto la corona dei Savoia, avrebbero orchestrato una spedizione dei Mille per rovesciare la monarchia sabauda e unificare l'Italia sotto il controllo borbonico.
1. La Caduta dei Savoia e l'emergere del Regno dei Borbone d'Italia
In questo scenario, la spedizione dei Mille sarebbe stata diretta verso Torino, capitale del Regno di Sardegna, anziché verso la Sicilia. Con la sorpresa e il sostegno di alcune fazioni interne, compresi i liberali e i repubblicani del nord Italia che non avevano fiducia nei Savoia, Garibaldi e i suoi uomini avrebbero colto di sorpresa i Savoia, causando un crollo della loro monarchia. Vittorio Emanuele II potrebbe essere costretto all'esilio o, in un'ipotesi più drammatica, catturato e destituito.
Con i Savoia smantellati, i Borbone, sotto una nuova dinastia più progressista, potrebbero presentarsi come un'alternativa capace di garantire l'unità d'Italia. A questo punto, un nuovo "Regno dei Borbone d'Italia" potrebbe essere proclamato, con Napoli come capitale, cercando di attrarre tutte le forze nazionaliste che desideravano un'Italia unita, ma senza l'autoritarismo sabaudo.
2. L’Italia borbonica: una Monarchia federale?
A differenza del progetto centralista dei Savoia, i Borbone potrebbero optare per una monarchia federale in cui le diverse regioni italiane mantengano una certa autonomia. Questo potrebbe derivare dal loro bisogno di consolidare il controllo su una popolazione italiana che è divisa per cultura, economia e tradizioni. Un tale sistema potrebbe assomigliare a una sorta di impero austro-ungarico, con una corona centrale che governa insieme ai vari parlamenti locali.
L'Italia potrebbe quindi essere divisa in grandi regioni autonome, come il Regno di Lombardia, il Granducato di Toscana, lo Stato della Chiesa (forse ridimensionato o trasformato in un’area autonoma), il Regno di Napoli e la Sicilia. Ciascuna di queste aree avrebbe mantenuto le proprie leggi locali, usi, e una certa indipendenza politica sotto la supervisione della monarchia centrale borbonica.
3. Cambiamenti economici e sociali
Dal punto di vista economico e sociale, il nuovo Regno dei Borbone d'Italia potrebbe puntare a un modello economico più protezionista, cercando di sviluppare l’industria al Sud e bilanciare lo sviluppo economico del Nord e del Sud. Questo potrebbe evitare la grande migrazione di italiani verso l'estero che avvenne sotto i Savoia, e promuovere una politica di investimenti nelle infrastrutture del Meridione.
I Borbone, per mantenere la fedeltà delle élite locali e delle masse contadine, potrebbero varare riforme agrarie più incisive rispetto a quanto fecero i Savoia. La distribuzione delle terre, combinata con un'industrializzazione mirata, potrebbe portare a uno sviluppo più equilibrato, ma anche ad attriti interni tra le diverse aree d'Italia.
4. Impatto sulla politica europea e le relazioni internazionali
Un'Italia unita sotto i Borbone avrebbe avuto un impatto significativo sulla politica europea. I Borbone, con il loro passato francese e legami dinastici con le altre monarchie europee, potrebbero cercare un'alleanza con la Francia o l'Austria, rompendo con il corso filo-britannico che i Savoia adottarono. Questo potrebbe portare a una ridefinizione delle alleanze e degli equilibri di potere in Europa, con un'Italia più orientata verso una politica conservatrice ma in un contesto federale.
5. La Resistenza interna e la possibilità di conflitti
Una tale unificazione alternativa non sarebbe stata senza conflitti. Le tensioni tra le varie regioni italiane potrebbero emergere, con alcuni gruppi che potrebbero non vedere di buon occhio un dominio borbonico, specialmente se fosse percepito come un ritorno al vecchio ordine. Potrebbero emergere movimenti separatisti, specialmente nelle aree del nord, con una resistenza armata che potrebbe trasformarsi in guerre civili locali.
Un’Italia diversa, Una storia diversa
In questo scenario alternativo, l'Italia unificata sotto i Borbone sarebbe molto diversa dall’Italia che conosciamo oggi. Probabilmente non sarebbe la stessa nazione centralista, ma piuttosto una confederazione di Stati italiani sotto una monarchia costituzionale federale. Questa nuova Italia avrebbe affrontato sfide interne e pressioni esterne uniche, cercando di mantenere l'unità in una penisola culturalmente e politicamente diversificata.
La storia dell’Europa, di conseguenza, sarebbe radicalmente diversa, con le alleanze e gli assetti di potere modellati attorno a questa nuova entità italiana. Questa versione dell’Italia avrebbe potuto evitare alcune delle problematiche di industrializzazione sbilanciata e migrazione che hanno segnato la storia italiana sotto i Savoia, ma avrebbe sicuramente affrontato altre sfide complesse nella costruzione di un’identità nazionale comune.