Best practice per i team che operano da remoto

Il lavoro a distanza è ormai parte integrante della cultura lavorativa

best practice per i team che operano da remoto

Ciò che nel 2020 era partito come un cambiamento temporaneo, si è presto trasformato in un grande progetto di lavoro a distanza. Nonostante una precipitosa uscita dagli uffici, che ha portato alla nascita di postazioni di lavoro improvvisate sul tavolo della cucina, le aziende hanno presto imparato il valore del lavoro da casa. Più di due anni dopo, il modello di lavoro a distanza è ormai parte integrante della cultura lavorativa.

Tuttavia, ciò ha fatto nascere nuove sfide. Non solo quella di mantenere elevato il livello di produttività dei lavoratori, ma anche quella di garantire un ambiente di lavoro sicuro. Non importa se un dipendente lavora da casa o da un bar, l'importante è adottare alcune misure di sicurezza per ridurre al minimo il rischio di compromettere dati aziendali.

In questo articolo sono elencate alcune delle best practice che consigliamo di seguire per mantenere elevato il proprio livello di sicurezza da remoto.

1. Responsabilizzare i propri dipendenti

Un dipendente più consapevole è un dipendente più sicuro. Fornire una formazione completa sulla sicurezza informatica ai propri dipendenti può contribuire a salvaguardare l'azienda da minacce informatiche come phishing, ransomware, malware e altro ancora.

In effetti, da quando è iniziata la pandemia e da quando sempre più persone lavorano da casa, le minacce informatiche sono diventate sempre più sofisticate. Fornendo politiche e procedure di sicurezza ai dipendenti, è meno probabile che essi siano vittime di minacce informatiche. La formazione sulla sicurezza crea inoltre una mentalità e una cultura più proattive e sicure, che danno priorità alla protezione delle informazioni e dei dati sensibili dell'azienda.

2. Utilizzare dispositivi per il lavoro diversi da quelli personali

È sempre meglio che i dipendenti usino computer e telefonini forniti dall'azienda piuttosto che i loro dispositivi personali. Sembra una cosa ovvia, ma molti lavoratori trovano più comodo usare i propri dispositivi, anche se hanno a disposizione apparecchiature perfettamente funzionanti fornite dai datori di lavoro. Tuttavia, utilizzare dispositivi personali per lavorare comporta dei rischi intrinseci per la sicurezza.

Solitamente, il reparto IT dell'azienda eseguirà aggiornamenti di sicurezza regolari, scansioni antivirus e implementerà innumerevoli altre misure di sicurezza in background. Se non conoscete software di protezione personale, qui potete trovare un elenco dei migliori provider antivirus a confronto, per decidere quale sia il più adatto alle vostre esigenze. La stessa sicurezza, infatti, non può essere garantita sui dispositivi personali dei dipendenti. Di conseguenza, essi sono più vulnerabili alle minacce informatiche.

3. Utilizzare una Virtual Private Network (VPN)

Le reti domestiche, solitamente, non sono protette e consentono ad hacker e criminali informatici, di accedere più facilmente a password e posta elettronica. Al contrario, una VPN, è simile ad un firewall e aiuta a proteggere i lavoratori online, consentendo loro di avere la stessa sicurezza che troverebbero all'interno della loro rete aziendale.

Dato che le VPN migliorano la privacy online, chi lavoro da remoto dovrebbe sempre utilizzarle. Una VPN crittografa il traffico internet, rendendolo illeggibile a tutti coloro che lo intercettano. Dunque, i datori di lavoro dovrebbero sempre assicurarsi che i dipendenti utilizzino una VPN quando lavorano e quando accedono a informazioni aziendali da remoto.

4. Non utilizzare reti Wi-Fi pubbliche

Ancora meno sicure delle reti domestiche, sono le reti pubbliche. Lavorare da un bar, una biblioteca o un altro luogo pubblico, spalanca le porte agli hacker che si trovano sulla stessa rete. È sempre meglio consigliare ai lavoratori di non lavorare da una rete Wi-Fi pubblica come quella di una caffetteria, a meno che non sia assolutamente necessario. Ed in tal caso, è meglio proteggersi nel miglior modo possibile, anche utilizzando una VPN come spiegato in precedenza.

5. Utilizzare password complesse

Le password rappresentano la prima linea di difesa contro i criminali informatici. Tuttavia, creare password complesse quando si lavora da casa è un fattore che in molti trascurano. I lavoratori da remoto tendono a creare password facili da memorizzare, utilizzano sempre le stesse e spesso sono così facili da decifrare, che sono praticamente inutili.

Assicurarsi che le password siano complesse e sicure, è ancora più importante quando si lavora da remoto. Ricordiamo che una password complessa deve essere lunga, complessa e unica. Deve contenere almeno 12 caratteri, tra cui numeri, lettere, simboli, maiuscole e minuscole.

Conclusioni

Le aziende hanno imparato molto durante la pandemia, spesso a proprie spese, non ultima, l'importanza della sicurezza della loro forza lavoro che opera da casa. Quando si lavora da remoto, sicurezza e produttività vanno di pari passo. Per garantire una maggiore sicurezza alla vostra azienda, vi consigliamo di utilizzare le best practice descritte in questo articolo.