La Disney reintegra Bob Iger come CEO

La mossa giuste per aumentare il prezzo delle azioni del marchio?

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Bob Iger fa il suo ritorno in pompa magna alla Walt Disney Co, tornando ad avere un ruolo da protagonista. Il tutto è successo a meno di dodici mesi rispetto alla data in cui è andato in pensione. Si tratta di una mossa davvero a sorpresa, che in pochi si attendevano: la dimostrazione che la Disney sta provando ad aumentare nuovamente la fiducia degli investitori, come quelli che sfruttano operazioni su portali affidabili online come easyMarkets, ma anche ovviamente i profitti.

Un ritorno a sorpresa dopo il pensionamento

Iger ha già compiuto 71 anni e per ben un quindicennio ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato, ritirandosi come presidente. Ebbene, ha detto di sì alla proposta di Disney, che intanto ha annunciato dei probabili tagli al personale, di tornare nel ruolo di Ad per un altro biennio. Una mossa che l’ha rimesso alla guida della Disney con effetto immediato.

Iger prenderà il posto di Bob Chapek, che era stato chiamato a rivestire il ruolo di CEO del marchio a febbraio di due anni fa, esattamente nel momento in cui stava dilagando la pandemia un po’ in tutto il mondo, incidendo inevitabilmente anche sugli affari della Disney, soprattutto sui vari parchi sparsi in tutto il mondo.

La scelta del Consiglio di Disney

Il Consiglio direttivo del colosso americano ha sottolineato come, mentre la Disney sta affrontando un periodo ancora più complicato, vista la situazione in evoluzione di tutto il settore, Bob Iger è senz’altro la persona migliore per poter prendere in mano l’azienda in questo periodo così importante.

In effetti, il momento attraversato dalla Disney è particolarmente difficile. Il colosso americano ha deluso notevolmente un gran numero di investitori, soprattutto dopo la mossa di spendere miliardi e miliardi di dollari per provare a mantenere il guanto di sfida lanciato a Netflix. Ora, invece, è il momento di focalizzarsi sul rilancio del prezzo delle azioni del gruppo.

Nel 2022 il titolo della Disney ha subito un ribasso che ha superato il 40%, perdendo quasi un terzo del suo valore nel momento in cui Bob Chapek guidava la società come amministratore delegato. Il rapporto in riferimento agli utili ha messo in mostra delle perdite che continuano ad aumentare in modo specifico per quanto riguarda l’unità di streaming multimediale che comprende anche Disney+. Le azioni hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi vent’anni.

Proprio il business che ha ad oggetto lo streaming ha lasciato per strada quasi 1.5 miliardi di dollari nel corso di questo trimestre, oltre il doppio della perdita accumulata nel 2021, praticamente facendo scomparire i guadagni ottenuti con gli abbonati. Insomma, si attende ancora che Disney+ possa fruttare un profitto dal momento in cui la piattaforma è stata lanciata tre anni fa, ma le previsioni evidenziano come l’anno fiscale 2024 possa essere il primo effettivamente redditizio.

Iger ha già avuto modo di rilasciare una serie di dichiarazioni in riferimento alla sua nuova nomina come ceo, sottolineando come sia un inguaribile ottimista e ha imparato un aspetto ben preciso in riferimento agli anni passati alla Disney. Ovvero, anche quando si deve affrontare l’incertezza, sia i dipendenti che chi fa parte del cast è in grado di sovvertire qualsiasi pronostico.

In effetti, erano tanti gli investitori, anche di spessore, che avevano cercato di mettere pressione alla Disney per cambiare Ceo. Uno su tutti Third Point, gestito dal miliardario Daniel Loeb. Quest’ultimo, insieme a tanti altri, ha cominciato a spingere per attuare dei cambiamenti. In primo luogo, lo scorporo della rete tv sportiva ESPN, anche se poi lo stesso Loeb ha fatto retromarcia su Twitter, ma anche rinnovare il cda di Disney, cosa che invece si è realizzata.