Psichiatri: «Una persona su tre a rischio trauma da pandemia»

«Si rischia di sviluppare stress cronico, in particolare donne e persone di meno 50 anni»

psichiatri una persona su tre a rischio trauma da pandemia

La pandemia lascia i suoi segni profondi sulla psiche, rischiando di compromettere anche a lungo termine - fino a 30 mesi - benessere e salute mentale. A rischio e' un italiano su 3 e le piu' esposte sono le donne. E' il quadro che emerge da una revisione sistematica della Societa' Italiana di Psichiatria (SIP) degli studi pubblicati sul tema Covid e salute mentale, a un anno dalla scoppio della pandemia di Covid-19. Diversi lavori condotti in Italia, Spagna, Cina, India, Irlanda e Israele hanno valutato la presenza di sintomi della Sindrome post traumatica nella popolazione generale, e nel complesso e' stata riscontrata una incidenza del 30%. Ad essere colpiti sono non solo i pazienti guariti dal virus, gli operatori sanitari e le famiglie delle vittime, ma tutte le persone che anche solo indirettamente stanno subendo i colpi di un anno di Coronavirus. "Nessuno sara' piu' se' stesso come prima. Un anno di emergenza da Covid - avvertono gli psichiatri - rischia di sviluppare uno stress cronico, il cosiddetto disturbo da stress post-traumatico, che puo' lasciare segni perduranti nel tempo, o addirittura irreversibili, in tutte le persone che anche solo indirettamente stanno subendo il fardello emotivo di un anno di pandemia". Il disturbo interesserebbe maggiormente le persone con meno di 50 anni e le donne, molto probabilmente per un sovraccarico legato al ruolo di caregiver da bilanciare con il lavoro e la gestione della casa.