Un fine settimana che ha dimostrato che i miracoli esistono. Esistono quando ancora le luci di un match importante diventano incandescenti e su quel parquet un giocatore crolla a terra privo di sensi lasciando tutti sotto shock. Esistono poi quando da quel momento lo stesso giocatore si è ripreso a quanto pare senza nessun tipo di problema o di altre conseguenze e potrà riprendere a giocare, ma soprattutto esistono perché poi in campo con una squadra che aveva due pedine in meno, Cinciarini e Gaddefors, mette sotto per ben trenta minuti la seconda in classifica ed una squadra che fino a questo momento ha dimostrato di giocare un basket di altissimo livello. Ed allora ci sta che coach Dell’Agnello in sala stampa si lascia scappare una lacrimuccia figlia di una tensione che si scioglie e dell’adrenalina che sparisce dopo due giorni di fila. Ci sta che in campo i giocatori gioiscano ed abbraccino prima di tutto Gaddefors, ci sta la Juve porti a casa due punti fondamentale e di carattere cubitali in chiave salvezza.
Redazione Ce