Un'ora di sciopero con contestuale assemblea fuori ai cancelli è stata realizzata dai lavoratori del sito Jabil di Marcianise (Caserta), impegnati in una vertenza con i vertici aziendali che dura dal 2019 e che recentemente, il 23 settembre scorso, ha ripreso vigore con la decisione della multinazionale americana di dichiarare altri 190 esuberi.
Nel 2019 erano 700 i dipendenti della Jabil di Marcianise, da allora ne sono stati licenziati oltre 250 ed oggi l'organico è di 440 unità, ma l'azienda, con i 190 licenziamenti dichiarati, vuole arrivare ad una forza lavoro di 250 addetti."Lo sciopero - spiega il delegato aziendale della Uilm Mauro Musella - è un'ulteriore tappa della mobilitazione che proseguirà fin quando l'azienda non ritirerà la procedura di licenziamento, che il territorio non può assolutamente sopportare". Il 17 ottobre i sindacati e i vertici Jabil si incontreranno nella sede di Confindustria Caserta per proseguire il tavolo di confronto previsto dalle norme sui licenziamenti collettivi; il primo incontro del 29 settembre scorso non ha dato esito positvo, visto che ma la multinazionale dell'elettronica ha ribadito la volontà di ricorrere ai 190 licenziamenti.