A conclusione della manifestazione “Secure Street” organizzata dall’associazione “Cittadini al Centro – Lab. 4.0” il presidente Sebastiano Ferrajolo intende far pervenire i suoi sentiti ringraziamenti all’Amministrazione Comunale di Casagiove per il supporto morale fornito all’iniziativa dalla fase progettuale alla realizzazione, alla Confartigianato per la partnership costante e concreta, agli sponsor che hanno sostenuto il progetto.
Il presidente Ferrajolo e l’intero direttivo formato da Francesco Moscatiello, Giuseppe Mone e Raffaele Marino, ringraziano inoltre tutto il personale docente del plesso “Moro - Pascoli”, in particolare la Dirigente scolastica Teresa Luongo e gli alunni delle classi per l’impegno profuso per l’ottima riuscita dell’evento; il comandante della Polizia Municipale di Casagiove Nicola Altiero e tutti gli agenti che hanno collaborato attivamente infondendo ai bambini intervenuti sotto forma di gioco le prime nozioni sulla sicurezza stradale; l’istruttore di scuola guida Domenico Capasso che, facendo leva sulla propria esperienza professionale, ha accompagnato i piccoli piloti in erba su tutto il percorso durante le simulazioni.
Ancora viene rivolto un ringraziamento al direttore Enzo Santoro e tutto lo staff della redazione giornalistica di “ViviCasagiove”, media e social partner ufficiale della manifestazione, per la professionalità con cui ha seguito la kermesse, per aver contribuito alla conoscenza dell’evento e alla raccolta di testimonianze attraverso photoshooting e video interviste.
“I miei più sinceri ringraziamenti – dichiara Ferrajolo – vanno naturalmente ai bambini e ai loro genitori che hanno preso parte alla giornata formativa. Ci hanno regalato la soddisfazione impagabile di vederli sorridere e divertirsi in un clima di grande socializzazione. Un primo passo questo che, visto il successo di consensi raggiunto, ci spinge a concretizzare ancora altre belle idee a favore della città. Casagiove ha bisogno di ritrovarsi e di riscoprire il senso civico. Adesso abbiamo coinvolto i bambini, primo motore di una futura identità sociale, successivamente pensiamo di mettere in atto altre operazioni di inclusione attiva che diano ampio respiro al terzo settore e al mondo della disabilità”.
Redazione