La lotta al bullismo approda nel mese di maggio in due scuole campane: a Curti presso la Scuola Media Statale “Gallozzi-Mameli” l’8 maggio e a Frattamaggiore presso ISIS “Gaetano Filangieri” il giorno dopo, 9. E lo fa attraverso il libro di Teresa Manes “Andrea oltre il pantalone rosa”, pubblicato da Graus Editore nella collana Zeta generation.
La scuola, che svolge un ruolo fondamentale nell’inserimento sociale di ciascun individuo, ha l’importante compito di mediare i rapporti sociali in modo da evitare pregiudizi, intolleranza e discriminazione e di orientarli invece al rispetto reciproco. Tra i banchi si sviluppa quel senso di appartenenza a una comunità che getta le basi per una società solidale. Talvolta, però, i rapporti che vi si stabiliscono sono improntati non sul rispetto ma sulla sopraffazione e la diversità, anziché essere vista come un’opportunità di arricchimento, diventa motivo di esclusione.
Con personalità del mondo scolastico, istituzionale e giudiziario, l’8 e il 9 Maggio, si affronterà questa delicatissima tematica mirando a sottolineare che solo dal rispetto nasce una società migliore, con l’obiettivo di educare ciascuno ad essere libero di esprimere quello che prova e vivere come desidera senza finzione, paura o vergogna, di esprimere i propri sentimenti senza il rischio di venire ostacolato o emarginato dagli altri. La paura del giudizio può invalidare l’autostima, può far sentire sbagliati, inficia le nostre capacità di relazionarci, diventa quindi fonte di sofferenza e delusione che porta all’isolamento.
Strumenti, guide e consigli degli esperti faranno da cornice a questa due giorni nelle scuole. E Teresa Manes, da tempo impegnata in progetti per la prevenzione del bullismo e del disagio giovanile, con il suo libro e le sue parole, ricche di spunti psicologici e morali, saranno l’urlo di protesta e di accusa che scuote gli animi e le menti mirando pedagogicamente a far reagire le istituzioni, affinché siano sempre vigili nella lotta contro il fenomeno dilagante del bullismo. Ma si parlerà, soprattutto, della cosa più semplice ma forse anche più difficile: il rispetto attraverso la sensibilizzazione dei ragazzi alle differenze, alla libertà di essere quello che si è, sempre…affinchè, come nelle parole di dedica di Teresa Manes: "il sacrificio dell’uno valga il riscatto dell’altro."