Appalti rifiuti,tra 20 arresti anche il presidente Di Costanzo

Nei guai molti sindaci tra cui quello di Casagiove, Piedimonte Matese e altri

Caserta.  

Assegnavano appalti milionari a parenti e amici. A scoprirlo la guardia di finanza di Caserta insieme ai carabinieri che indagano da un anno sull’assegnazione di una serie di gare d’appalto per lo smaltimento di rifiuti nel casertano. A coordinare le indagini la procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Venti le misure di custodia cautelare eseguite questa mattina nei confronti di amministratori locali, funzionari pubblici e noti imprenditori. Sette persone sono finite ai domiciliari, tredici in carcere.

 Tra i destinatari delle misure cautelari ci sono anche il presidente della Provincia di Caserta e il sindaco di Alvignano, Angelo Di Costanzo, nei confronti del quale è stata applicata la custodia cautelare in carcere, l'assessore all'ambiente del Comune di Alvignano, Simone Giannetti, il sindaco del Comune di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, l'ex sindaco del Comune di Casagiove, Elpidio Russo e il presidente del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, Pietro Cappella.  Dalle indagini è poi emerso che Cappella usasse una Volvo di proprietà della Termotetti per i suoi spostamenti.

Secondo la Guardia di Finanza gli indagati avrebbero ottenuto l’assunzione di amici e parenti, oltre a buoni benzina, auto di lusso e altri regali, in cambio dell’assegnazione degli appalti al Gruppo Termotetti, una ditta della zona che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Le ipotesi di reato vanno dall’associazione a delinquere alla corruzione e alla turbata libertà di incanti.  L’operazione è stata coordinata dal procuratore capo Maria Antonietta Troncone.