Drammatica vicenda di violenza e rapina a Santa Maria Capua Vetere, dove una donna di origine cubana è stata brutalmente aggredita e derubata nella sua abitazione. L’episodio risale al 12 febbraio scorso, ma solo oggi, sono scattati gli arresti di tre persone, accusate di rapina aggravata e lesioni personali.
La ricostruzione dei fatti: violenza inaudita ai danni della vittima
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo operativo di Caivano, i tre uomini avevano contattato telefonicamente la vittima con la scusa di consumare un rapporto sessuale. Una volta giunti nell’abitazione della donna, l’hanno sottoposta a violente percosse: calci, pugni, ginocchiate, schiaffi, strattoni per i capelli e persino un tentativo di soffocamento tappandole la bocca.
Dopo averla immobilizzata, si sono impossessati di una somma in contanti pari a circa 300 euro, per poi fuggire lasciando la donna in condizioni fisiche e psicologiche gravissime.
Indagini serrate e ordinanze cautelari
Grazie a una rapida e articolata attività investigativa, i carabinieri sono riusciti a identificare tutti i componenti del gruppo. Le prove raccolte – tra cui testimonianze, analisi di tabulati telefonici e riscontri tecnici – hanno permesso alla Procura di richiedere e ottenere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’episodio scuote la comunità: cresce la richiesta di protezione
Il caso ha suscitato forte indignazione nella comunità di Santa Maria Capua Vetere e nel resto della provincia di Caserta. In particolare, viene rinnovata la richiesta di maggiori tutele per le donne, soprattutto quelle più vulnerabili, spesso esposte a episodi di violenza e sfruttamento.