Un vero e proprio call center delle truffe agli anziani con tanto di trasfertisti pronti a spostarsi ovunque, dalla Campania al nord Italia fino al Piemonte. Tra questi, un 44enne della provincia di Caserta.
La procura di Verbania che conduce l'inchiesta ha chiesto misure cautelari per almeno sei persone accusate di far parte della banda. Dovranno comparire dinanzi al gip Mauro D'Urso la prossima settimana. La tecnica è quella già nota. Le vittime, per lo più persone anziane e sole in casa, venivano contattate al telefono e poi raggiunte a domicilio da un finto carabiniere o avvocato con la solita scusa del nipote finito nei guai o vittima di un grave incidente. Una volta raggiunte le vittime si facevano consegnare con estrema abilità soldi e preziosi. La stessa tecnica che ha riguardato molti comuni della Campania tra cui l'Irpinia. Qui in modo particolare i carabinieri hanno innalzato il livello di prevenzione attraverso una serie di incontri nelle chiese, per la verità molto apprezzati che in qualche modo stanno riducendo le truffe. L'ultima in ordine di tempo, qualche giorno fa a Grottaminarda andata a buon fine ai danni di un'anziana.
I consigli restano sempre gli stessi: non rispondere al telefono a numeri sconosciuti o non presenti in rubrica e non aprite con facilità la porta a sconosciuto. Se notate auto e persone sospette contattate senza alcuna esitazione il 112 o 113.