Fratelli uccisi, chiesa stracolma per la veglia di preghiera: "Un folle gesto"

Il sindaco al presunto assassino: "Spiega perché l'hai fatto, nessuno di noi riesce a darsi pace"

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Cesa.  

Era troppo piccola la chiesa di San Cesario Martire a Cesa, che ieri ha ospitato la veglia di preghiera per Marco e Claudio Marrandino, i due fratelli uccisi a colpi di pistola lungo l'Asse mediano.

"Vedere la comunità, la nostra comunità, raccolta intorno alla famiglia Marrandino mi ha fatto comprendere, ancora di più, quanto siamo colpiti, scossi, lacerati da questa vicenda - dice il sindaco di Cesa, Enzo Guida -. Il dolore dei genitori, il dolore di Rosa, la moglie di Marco, il dolore di Federica, la fidanzata di Claudio, il dolore dei fratelli Giovanni e Michele, lo possiamo solo immaginare e non può essere paragonato a quel che stiamo provando tutti. Ieri la popolazione ha risposto all'invito alla preghiera ed al raccoglimento formulato dal parroco e dall'amministrazione comunale, perchè c'era un bisogno di esprimere sentimenti, perchè c'era il bisogno di essere vicini alla famiglia Marrandino", le toccanti parole della fascia tricolore casertana.

Guida si è rivolto direttamente all'operaio indagato per il duplice omicidio: "Chiarisci, spiega, perchè hai commesso questo gesto. Dai una ragione, una motivazione, qualunque essa sia: c'è una famiglia che non si dà pace, c'è un paese sbigottito. Te lo chiede un paese intero ed io, a nome della comunità che rappresento, te lo chiedo", le parole indirizzate all'uomo fermato dai carabinieri.

"Sei anche tu padre, prova per un attimo, a metterti nei panni dei genitori di Marco e Claudio e capirai il senso di questo appello. L'invito che ho formulato a tutti e di stare vicino alla famiglia Marrandino, di non lasciarli soli, nemmeno nel futuro. E soprattutto dobbiamo rispondere alla violenza con la pace e chiedendo giustizia", l'appello del sindaco di Cesa.