Superbonus: lavori effettuati in Comuni che non esistono. Sequestro da 1 milione

Attestavano in documentazione dati di enti ormai soppressi da un centinaio di anni

superbonus lavori effettuati in comuni che non esistono sequestro da 1 milione
Curti.  

 Sequesto preventivo, poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, di un milione di euro collegato al Superbonus. La misura è collegata a una "condotta fraudolenta ai danni dello Stato, l'ennesima registrata - si legge nella nota della Procura di Santa Maria CV - su questo territorio, nel settore dei contributi statali, sotto forma di benefici fiscali, connessi ad interventi di efficientamento energetico degli edifici". Secondo quanto emerso dalle indagini, Caserta - una società commerciale, amministrata da un cittadino di Curti ( Caserta) avrebbe generato in maniera fittizia crediti di imposta, attestando, attraverso la produzione di documentazione falsa, l'esecuzione di interventi di riqualificazione energetica, in realtà mai avvenuti, poiché riferiti, fra l'altro, ad edifici risultati inesistenti. Fra le irregolarità riscontrate a base della frode l'inserimento, nella documentazione a sostegno dell'ottenimento del beneficio fiscale, di dati catastali riferibili a Comuni oramai soppressi, quali il comune di Albegno (Provincia di Bergamo), soppresso nel 1928 e divenuto frazione del Comune di Treviolo, ovvero il Comune di Barco sempre in provincia di Bergamo, anch'esso soppresso nel 1983. Inoltre la società cedente i crediti di imposta non risulterebbe né proprietaria né coduttrice degli immobili oggetto degli interventi di efficientamento energetico, presupposti, questi, per il beneficio fiscale. I crediti così maturati in maniera fittizia sono stati ceduti, in parte, dalla stessa società beneficiaria ad un'altra società, che li avrebbe potuti utilizzare come "moneta fiscale" per il pagamento di debiti tributari o cederli, a sua volta, ad altri soggetti per le medesime finalità. "L'adozione in via d'urgenza misura della cautelare si è resa necessaria - ancora la nota - proprio per evitare tale rischio, con evidente danno per l'Erario".