Reati fiscali, in carcere un imprenditore dell'Interporto e il suo consulente

Le indagini di Procura e Guardia di finanza: sequestrati anche beni per oltre 6 milioni

reati fiscali in carcere un imprenditore dell interporto e il suo consulente
Marcianise.  

La Guardia di finanza di Marcianise ha dato esecuzione ad un'ordinanza cautelare in carcere - emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della procura - nei confronti di un imprenditore della logistica attivo nell'Interporto Sud Europa e del suo consulente fiscale. Contestualmente, le fiamme gialle hanno provveduto al sequestro preventivo di beni e immobili per oltre 6 milioni di euro.

Già nel febbraio dello scorso anno i due indagati erano stati destinatari di una misura cautelare interdittiva dopo l'inchiesta che li aveva visti coinvolti in un sistema di frode finalizzato all'evasione fiscale.

Così come ricostruito dagli investigatori, con la "regia" del proprio consulente fiscale, l'imprenditore avrebbe beneficiato indebitamente di risparmi d'imposta per oltre 8,6 milioni di euro, grazie a documentazione contabile fittizia (tra cui 2600 fatture per operazioni inesistenti emesse da società caritere). 

La Guardia di finanza in questi mesi ha raccolto una serie di indizi a carico dell'imprenditore e del consulente fiscale, accusati di autoriciclaggio, falso in bilancio, bancarotta documentale e fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e indebite compensazioni effettuate con l’utilizzo di crediti inesistenti.